Spezzò la gamba ad un avversario di conseguenza dovrà subire un processo con le gravi accuse di lesioni personali gravi e aggravate, l’ex calciatore Mattia Piva. Il 29enne, residente in quel di Sant’Angelo di Piove di Sacco, in provincia di Padova, fu protagonista di un gesto choc nel match del 2022 di terza categoria fra Carpine e Vigonovo: a gioco fermò colpì un altro calciatore come fallo di vendetta. Ovviamente il calciatore venne espulso ma le conseguenza non si esaurirono per lo stesso giocatore, all’epoca dei fatti 27enne, visto che a due anni da qui fatti, dopo opportune indagini, è stato rinviato a giudizio.
La vittima fu Fabio Cecchinato, giocatore che all’epoca militava appunto nel Carpine, oggi 38enne. La prima udienza si terrà a marzo dell’anno prossimo, per fatti che risalgono al 9 ottobre del 2022, in quel di Albignasego. Si giocava la quarta giornata del campionato e ad una decina di minuti dal triplice fischio finale l’incontro, che fino a quel momento era stato tutto sommato tranquillo, ha preso una piega drammatica.
MATTIA PIVA RINVIATO A GIUDIZIO: IL BATTIBECCO POI…
Il centrocampista dei Carpine, Cecchinato, commette un banale fallo a centrocampo da cui scaturisce un battibecco con qualche parola di troppo e un paio di spinte. Tutto si esaurisce comunque nel giro di pochi istanti, fino a che Mattia Piva (che non c’entrava nulla col precedente scontro), scatta dalla difesa, si avvicina appunto a Cecchinato, colpendolo con un calcio da dietro sulla gamba: la vittima cade a terra urlando, una scena tra l’altro a cui hanno assistito anche moglie e figlio in tribuna.
Attenzione però, Cecchinato non sta facendo la classica sceneggiata che spesso e volentieri vediamo sui campi da gioco (anche nelle categorie ben superiori), visto che l’infortunio subito è di quelli seri, e il dolore è feroce: la diagnosi è infatti di quelle drammatiche, rottura di tibia e perone, di conseguenza il calciatore non può stare in piedi.
MATTIA PIVA RINVIATO A GIUDIZIO: COS’ACCADDE DUE ANNI FA
Passano pochi minuti poi le due squadre, dopo aver colloquiato fra di loro, decidono di fermare anzitempo l’incontro, mancando nove minuti al triplice fischio finale ed essendo in perfetta parità, uno a uno. Arriva quindi l’ambulanza, che dopo aver stabilizzato il giocatore lo porta d’urgenza in ospedale a Padova dove viene poi sottoposto a tutti gli accertamenti e alle cure del caso.
Ovviamente Mattia Piva viene espulso e in seguito squalificato per due mesi, definendo il suo gesto come un episodio di “inusitata violenza”, al punto che gli ha provocato in maniera visibile “la frattura della gamba con fuoriuscita dell’osso dalla sua sede naturale”. Ovviamente nulla a che vedere con la condanna che potrebbe arrivare da parte del tribunale nel caso in cui alla fine Mattia Piva venisse ritenuto colpevole di lesioni gravi e aggravate. L’episodio fu di quelli scioccanti e anche il finale potrebbe essere altrettanto amaro, questa volta per Piva.