INCHIESTA CHOC A BARI FA ESPLODERE (FORSE) UN NUOVO CASO DOSSIER: SPIATI MIGLIAIA DI CONTI CORRENTI TRA CUI LA PREMIER MELONI

È ovviamente ancora prestissimo per dare “etichette” ma la maxi inchiesta emersa oggi a Bari su migliaia di conti correnti spiati tra politici, militari e vip (tra cui la Premier Giorgia Meloni) potrebbe divenire rapidamente il secondo grande scandalo “dossier” dopo l’inchiesta di Perugia sul “caso Striano”. Paradossalmente, è proprio il quotidiano “Domani” (coinvolto con alcuni cronisti nella diffusione dei dossier raccolti dal sottotenente Gdf di stanza alla Procura Nazionale Antimafia) a rivelare quanto avvenuto a Bari negli scorsi mesi: la Procura ha infatti aperto un’inchiesta su un ex dipendente della Banca Intesa Sanpaolo che avrebbe effettuato qualcosa come quasi 7 mila accessi abusivi e illeciti a diversi conti correnti bancari.



Osservati, monitorati, di fatti “spiati”: i conti di presidenti e Ministri, così come del procuratore antimafia Melillo, sono solo alcuni delle migliaia di accessi eseguiti dall’unico indagato al momento, già licenziato dal colosso bancario italiano. Gli inquirenti da giorni stanno cercando di capire il motivo di tali accessi sui conti correnti anche se al momento – così come nel caso dossier a Perugia – non vi è una risposta univoca, né vi sono prove su eventuali “mandanti” di tali richieste. La differenza sostanziale – spiega ancora il “Domani” – è che nel caso Striano la fuga di notizie riguardava segnalazioni di operazioni sospette (le cosiddette SOS) della UIF, o comunque dati su potenziali inchieste della magistratura; qui a Bari invece le notizie filtrate e spiate riguardano elementi molto più delicati e privati, come appunto il conto corrente bancario.



I NOMI COINVOLTI E L’INCHIESTA SULL’EX DIPENDENTE DI BANCA INTESA SAN PAOLO: ECCO COSA SAPPIAMO FINORA

Da quello che sappiamo dopo le notizie pubblicate dal “Domani” e dall’ANSA, l’ex procuratore di Banca Intesa Sanpaolo (per ora il nome è rimasto anonimo) è stato licenziato lo scorso 8 agosto 2024 con tanto di procedimento disciplinare aperto su di lui, a questo punto quasi certamente per gli accessi illeciti e i conti correnti spiati. Dopo quel licenziamento è poi scattato il procedimento di indagine della Procura di Bari che però al momento non ha ancora dichiarato concluso le sue ricerche e che potrebbe portare accuse molto pesante nei confronti dell’ex dipendente e di eventuali altri che potrebbero aver “partecipato”.



Serve infatti capire in primo luogo se le norme di privacy e dati segreti siano stati violati e soprattutto occorrerebbe capire il perché tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024 siano stati “spiati” tutti quei conti correnti: 3500 clienti distribuiti su ben 679 filiali di Intesa in tutto il Paese, questo solo per capire la mole di tale inchiesta. Esattamente come il caso dossieraggio, anche per l’indagine di Bari servirà fare il punto su origine, mandanti eventuali e reale entità dei profili “spiati”.

Al momento, da quello che è emerso, la lista di personaggi coinvolti e vittime delle clamorose “spiate” è cospicua e coinvolge parte del Governo Meloni: dalla Presidente del Consiglio a sua sorella Arianna, dall’ex compagno di Giorgia Meloni Andrea Giambruno, fino ai Ministri in quota FdI come Fitto (ora commissario Ue), Santanché (Turismo) e Crosetto, Ministro della Difesa e primo denunciante del caso dossier a Perugia. Ma ad essere “osservati” sarebbero stati anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, sempre FdI, il Governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, così come il collega della Puglia (Pd) Michele Emiliano e i magistrati Melillo (procuratore DNA) e Nitti (procuratore di Trani). Secondo le notizie finora in nostro possesso, oltre a politici e giudici, vi sarebbero anche sportivi e militari, come diversi ufficiali dell’Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza. Banca Intesa oltre a segnalare i propri sospetti sull’ex dipendente ha sporto denuncia presso il Garante della Privacy per fare piena chiarezza su cosa potrebbe essere successo poi dopo le “spiate” delle migliaia di conti correnti. Nel frattempo, è laconico il primo commento della Premier Meloni dopo le notizie sul nuovo presunto dossieraggio politico: «dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano».