Lo Spid è salvo ma dovrà essere migliorato. Questo in estrema sintesi il pensiero del ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervistato sulla questione stamane dal quotidiano La Stampa. Nelle scorse ore si è fatto un gran parlare in merito alla possibilità che lo Spid venisse accantonato in favore della CIE, la carta d’identità elettronica. Era così montata la protesta sul web e sui social dei milioni di italiani che negli ultimi anni aveva deciso di fare appunto lo Spid, spesso e volentieri dietro pagamento, per accedere ai molteplici servizi offerta dalla p.a.: un sistema che era divenuto comodo e online, ma che rischiava di essere cancellato. A fare chiarezza ci ha pensato appunto Zangrillo, che ha definito lo Spid un “patrimonio da salvaguardare”.
Andrà comunque modificato e migliorato: “Si lavorerà a un processo di evoluzione per migliorare, adeguare e armonizzare i sistemi di identità pubblica”, ha aggiunto il ministro. E ancora: “Non possiamo chiedere ai cittadini di costruire nuovi rapporti con la pubblica amministrazione e poi tornare indietro, dobbiamo accompagnarli in un processo di rinnovamento”. In Italia più di un italiano su due usa lo Spid, precisamente 33 milioni: “Si lavorerà a un processo di evoluzione per migliorare, adeguare e armonizzare i sistemi di identità pubblica. Ricordando che lo Spid è il sistema più diffuso, utilizzato da 33milioni di cittadini, perché consente di accedere in modo facile a una molteplicità di servizi online, senza la necessità di ulteriori apparecchiature, tipo smartcard, e nella maggior parte dei casi senza alcun costo di attivazione”.
MINISTRO ZANGRILLO FA CHIAREZZA SULLO SPID: “IN FUTURO NUOVI SERVIZI DIGITALI”
Quindi il ministro Zangrillo ha proseguito: “Sono convinto che questo sia un obiettivo condiviso, non solo all`interno del governo, ma nel più ampio perimetro di riferimento di servizi di cittadinanza che è l’intera Europa. Superare l’attuale assetto non è un tabù, anzi, è nostro dovere tendere a un miglioramento del sistema, ma facendo tesoro dell’esperienza acquisita da milioni di utenti e delle potenzialità dei sistemi Spid e Cie, entrambi molto diffusi ed entrambi altamente sicuri”.
Obiettivo futuro, ampliare ulteriormente i servizi digitali messi a disposizione dei cittadini: “Tra le novità previste dal nuovo regolamento europeo, si parla di ‘wallet’: una sorta di portafoglio in cui far confluire tutte le informazioni, dal certificato di nascita agli estremi del passaporto e della firma digitale. Per poter raggiungere un obiettivo cosi’ ambizioso, dovremo necessariamente fare degli interventi”.