O tempora o mores! Cosa ci tocca di vedere. Super-potenti del mondo come Olaf Scholz ed Emmanuel Macron massacrati da elettori e cittadini. Joe Biden sotto pressione a opera del suo partito e dei mass media progressisti perché si faccia da parte. Inoltre, non passa giorno che venga svelato qualche imbarazzante vizietto (dalla corruzione alla droga, alle perversioni sessuali) di alcuni illustri abitanti delle stanze del potere.



Improvvisamente il Wall Street Journal accusa il potentissimo leader del World Economic Forum, Klaus Schwab, di body-shaming e di discriminazioni verso donne e neri. Stupisce il can can che si è subito diffuso nei media che ne hanno richiesto a gran voce le dimissioni, che in realtà aveva già dato da molti mesi, rimanendo nel Cda del WEF.



Ci aspetteremmo accuse assai più gravi, ad esempio la collusione nella gestione della pandemia e nella promozione di un green deal e di obiettivi dell’Agenda 2030 che persino le grandi agenzie che li avevano promossi cominciano a ritenere irraggiungibili. Per non parlare della puzzolente pentola di Epstein, da cui sono state estratte solo alcune delle migliaia di polpette avvelenate che riguardano personaggi altolocati come il Principe Andrea, duca di York.

Allargando lo sguardo e cercando di unire i puntini, di fronte alla crescente ribellione verso le terapie geniche sperimentali rese obbligatorie nonostante si sapesse dei gravi rischi, e alla crescita esponenziale del voto conservatore tra cittadini che si oppongono alla cultura (si fa per dire) woke e alle follie green, è molto probabile che chi governa realmente il mondo abbia capito di aver esagerato e ora stia cercando di fare un po’ di marcia indietro.



Si sussurra che persino Larry Fink, il potentissimo Ceo del potentissimo fondo Blackrock, abbia ordinato di mollare la pressione sugli ESG e sul gender.

Ma se per sganciarsi da Klaus Schwab usano inchiestine come quella del Wall Street Journal, significa che i super-potenti non devono avere proprio tutte le rotelle a posto, ed è per questo che sono entrati in una spirale discendente.

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