Si chiama Spillover, il libro di David Quammen pubblicato nel 2012. Un libro profetico se letto di questi giorni al tempo del Coronavirus visto che all’interno di quelle seicento pagine il giornalista e reporter del National Geographic aveva predetto una nuova pandemia di natura mondiale. Il giornalista e scrittore, infatti, racconta l’evolversi delle pandemie precisando che queste catastrofi non vengono dal nulla, ma in realtà sono già tra noi. Il termine “Spillover” significa proprio il passaggio del virus tra un ospite non umano, in questo caso un animale, al primo ospite umano che diviene così il paziente zero. A distanza di diversi anni il libro è ancora oggi attuale visto che Quammen per realizzarlo aveva discusso e incontrato virologi di ogni parte del mondo vedendo con i suoi occhi le foreste dell’Africa e i fiumi limacciosi dell’Asia. Un viaggio alla scoperta del mondo animale, ma anche di come la mano dell’uomo ha in alcuni casi stravolto tutto andando a rivoluzionare l’ecosistema e permettendo così il passaggio di microrganismi dall’essere animale a quello umano.
Spillover l’evoluzione delle pandemie, il libro
La copertina di Spillover, il libro di David Quammen mostra un pipistrello considerata da sempre la specie animale in grado di ospitare le zoonosi negli ultimi 60 anni come ha raccontato lo stesso autore durante un’intervista rilasciata a il manifesto. “Sono mammiferi come noi e i virus che si adattano a loro hanno più probabilità di adattarsi a noi rispetto a un virus che è in un rettile o in una pianta, per esempio” – ha dichiarato Quammen precisando – “la seconda ragione è che i pipistrelli rappresentano un quarto di tutte le specie di mammiferi sul pianeta, il 25%. È naturale, quindi, che sembrino sovra rappresentati come fonti di virus per l’uomo. I pipistrelli ospiti più probabili, vivono a lungo e tendono a rintanarsi in enormi aggregazioni. In una grotta, potrebbero esserci anche 60.000 pipistrelli e questa è una circostanza favorevole per far circolare i virus”. La zoonosi, il passaggio di microrganismi dagli animali all’uomo, continua a verificarsi con una certa frequenza nel corso degli anni anche per una espansione demografica spropositata. Una cosa è certa: i virus sono sempre esistiti, solo che oggi hanno una maggiore possibilità di muoversi rispetto a molti secoli fa. Per l’autore la vera pandemia nasce dal dominio spropositato dell’uomo sull’ambiente da cui è possibile salvarsi solo ponendo l’attenzione sul mondo che ci circonda e viviamo.