Continua lo spionaggio cinese nei cieli americani
Continua a crescere la preoccupazione per le invasioni dei cieli USA da parte di oggetti non identificati che fanno supporre si tratti di tentativi di spionaggio cinese. Da giorni, infatti, si parla del pallone abbattuto venerdì sopra alla Carolina del Sud, al quale ne è seguito un secondo dopo appena 24 ore, abbattuto dai caccia statunitensi sui cieli del Montana. La Cina dal conto suo, però, nega tutte le accuse mosse dagli americani, sostenendo che dovrebbero, piuttosto, riflettere sulle loro azioni.
I rischio di spionaggio cinese da tempo sono noti negli Stati Uniti, ma nell’ultimo periodo sembra che la rivalità tra le due super potenze siano aumentate esponenzialmente. C’entra il parte la guerra in Ucraina, sulla quale la Cina non ha assunto una posizione di ferma opposizione, ma c’entra anche la storica rivalità tra i due stati, radicata fin dai tempi della guerra fredda. Tornando ai palloni, accusati di essere mezzi per lo spionaggio, inviati dal governo cinese, ad oggi ne sono stati individuati ed abbattuti due, mentre sarebbero stati individuati anche altri tre “ufo”, intesi come oggetti volanti non identificati e non come forme di vita extraterrestre.
I palloni, i cilindri, l’ottagono e le accuse cinesi
Insomma, dal primo pallone accusato di spionaggio cinese, l’attenzione tanto del governo USA, quanto degli enti per la difesa americana, si è concentrata con grande rigore sullo spazio aereo definito “near space“, ovvero lo spazio tra la superficie terreste e la prima orbita spaziale bassa. I palloni erano indubbiamente cinesi, mentre sugli altri ufo abbattuti in questi giorni, per ora non si ha alcuna conferma concreta.
Ai due palloni, abbattuti per scongiurare il rischio spionaggio cinese, seppur non sia stata identificata alcuna attività sospetta da parte loro, sono seguiti due “cilindri”. Questi sono stati abbattuti sui cieli dell’Alaska e su quelli del Canada a scopo precauzionale dato che non sembravano equipaggiati con mezzi utili allo spionaggio, tanto cinese quanto di altre potenze. Infine, è stato abbattuto anche un quinto oggetto, di forma ottagonale, privo di mezzi di sorvgliaza, la cui natura è ancora incerta. La Cina, ovviamente, non ha tardato a rispondere, sostenendo che “la prima cosa che gli Stati Uniti dovrebbero fare è riflettere su se stessi e cambiare rotta, piuttosto che calunniare, screditare o incitare allo scontro. Solo dallo scorso anno, i palloni ad alta quota statunitensi hanno sorvolato illegalmente lo spazio aereo cinese più di dieci volte senza l’approvazione delle autorità cinesi competenti”.