Per affrontare le nuove sfide che la Cina e la Russia – ma anche altri potenziali player – nello scenario internazionale stanno ponendo alla Gran Bretagna, il Dipartimento per la sicurezza parlamentare britannico sta attualmente istituendo un Security Intelligence & Risk Analysis Service (Siras), per il quale sta cercando un direttore. Il team metterà insieme informazioni provenienti da varie fonti, monitoraggio open source di social network e media, informazioni condivise dalla polizia e intelligence condivise dal Servizio di sicurezza (Mi5), dal Gchq e da altri partner. Svilupperà inoltre un Joint Parliamentary Risk Assessment Hub (JoPrah) per elaborare un quadro completo dei rischi collettivi e individuali che possono colpire i parlamentari.
Il Siras viene istituito un mese dopo che l’Mi5 ha emesso un avvertimento accusando l’avvocato Christine Lee di attuare una strategia di influenza a Westminster per conto della Cina. Il 10 febbraio, la Commissione per gli affari esteri di Tom Tughendat ha avviato un’inchiesta parlamentare sulla risposta della Gran Bretagna ai fondi sospetti che entrano nel Regno Unito, in particolare agli investimenti russi.
Il Siras è l’ultimo sforzo della Gran Bretagna per inasprire il suo arsenale contro le interferenze straniere. Il Counter-State Threats Bill, ancora in fase di elaborazione, include una riforma dell’Official Secrets Act, la creazione di un registro di agenti stranieri sulla falsariga del Foreign Agents Registration Act (Fara) degli Stati Uniti e il rafforzamento dei poteri di polizia e di intelligence per i fini del controspionaggio. Il National Security and Investment Bill (Nsib), approvato dal parlamento a dicembre, ha anche istituito la nuova Investment Security Unit (Isu) per proteggersi dalla predazione economica.
L’Isu, sostenuta dall’Mi6, dall’Mi5 e dal Gchq e dalle società private di intelligence aziendale è diventata ufficialmente operativa il 4 gennaio in mezzo al conflitto con il Comitato per l’intelligence e la sicurezza del parlamento. Per quanto riguarda la collaborazione con le società private stiamo alludendo ad esempio a Exiger Diligence che ha fatto la parte del leone grazie ad un contratto quadro assegnato dal Dipartimento per le imprese, l’energia e la strategia industriale (Beis) per aiutare la sua nuova Investment Security Unit (Isu) a monitorare gli investimenti esteri in entrata.
Exiger fornirà all’Isu la sua tecnologia sviluppata per valutare i rischi di un’azienda e potenziali problemi criminali, normativi e reputazionali che potrebbero essere generati tramite acquisizioni e catene di approvvigionamento, in particolare in relazione alle tecnologie e alle infrastrutture critiche. La società, fondata dall’ex Ceo di Kroll Michael Cherkasky, analizzerà anche le tendenze degli investimenti esteri nel Regno Unito.
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