La spiritualità ha effetti sulla salute fisica e mentale. A dirlo è la scienza. Il tema, come riportato da Il Fatto Quotidiano, è stato al centro del convegno dal titolo “Spiritualità e Scienza: l’ultima frontiera della salute” che si è tenuto a Firenze per celebrare i 70 anni del mensile Vita&Salute. Gli studi in merito all’argomento sono numerosi, soprattutto quelli recenti. La correlazione tra i due fattori è ormai dimostrata.



“Dobbiamo nutrirci di gioia, gentilezza, lavorare per il bene comune, dobbiamo allenare non solo i muscoli ma il cervello alla gratitudine”, ha affermato il dottor Franco Berrino, Direttore Scientifico della rivista, nonché epidemiologo e direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva all’Istituto dei Tumori di Milano. “La maggior parte dei disturbi alimentari ha a che fare con la difficoltà di entrare in contatto o gestire le emozioni, con un disagio interiore. Il recupero del proprio mondo interiore, trascurato nella società della performance, è un approccio ‘ecologico’ alla nostra esistenza”.



Spiritualità ha effetti su salute fisica e mentale: cosa fare

A proposito della correlazione tra spiritualità e salute fisica e mentale, gli esperti hanno spiegato anche come è possibile ottenere degli effetti positivi. “Per esempio, ritagliandosi una stanza e un momento per ‘coltivare’ il silenzio”, ha affermato Daniel Lumera, biologo naturalista. “Siamo sovrastati dal rumore che ci impedisce di entrare in ascolto di noi stessi e delle nostre parti più profonde. Ricordiamo che il rumore è un vero e proprio inquinante. Per questo è importante fermarsi un momento e ‘spegnere’ quanto ci circonda”.



Le modalità per farlo sono diverse. “Una è la meditazione, medicina naturale che, se praticata con costanza nel lungo periodo, è in grado di esercitare un significativo impatto sul nostro Dna e, precisamente, sui telomeri, i cappucci dei cromosomi considerati dalle neuroscienze come i biomarcatori della longevità”. Per i credenti, vale lo stesso per la preghiera. Lo dimostrano alcuni studi che evidenziano che la mortalità è ridotta per le persone che frequentano le funzioni religiose.