Tanti ospiti in collegamento questo pomeriggio con “Oggi è un altro giorno”, su Rai Uno, fra cui il presidente della Calabria, Spirlì. La regione si sta muovendo un po’ a rilento per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, e il governatore a riguardo dice: “Prima di leggere i numeri della Calabria bisogna sempre ricordarsi che la sanità è commissariata dal governo da undici anni. Noi partiamo con personale zero, strutture zero, quello che si è riuscito a fare è salire dalle 2.000 vaccinazioni iniziali al giorno alle 12/15 mila dell’ultima settimana: venerdì, sabato e domenica vaccinati 50mila calabresi. Siamo entrati a regime nonostante tutte le grandi difficoltà di una sanità indebolita, zoppa e distrutta da ben 30 anni. I risultati che si stanno ottenendo in questa regione sono davvero enormi, qui si stanno facendo il mazzo fra medici, infermieri ed esercito. Le dico inoltre che la Calabria è fra le prime regioni che hanno vaccinato ospiti delle Rsa”.



Quindi Spirlì ha aggiunto: “La regione ha messo a disposizione 175 milioni di euro per le Asp e le aziende ospedaliere, con la raccomandazione di presentare tutti i cantieri ‘cantierabili’, reali, non vogliamo regalare milioni ad un buco senza fondo, devono essere controllate una per una le richieste che vengono fatte. Questi fondi sono stati sbloccati il 15 aprile, sono fondi europei che erano stati destinati ad altri”.



SPIRLI’: “NON AMMETTE DENUNCE A VOLTO COPERTO E A VOCE CAMUFFATA”

Su coloro che denunciano mancanze nella sanità calabrese: “Quelli che denunciano i problemi nella sanità in Calabria lo facciano senza nascondere. Ne va della mia dignità sapere chi è il medico che dice quello che dice, questa non è una terra dove bisogna nascondersi, questa è una terra dove bisogna tirare fuori le scatole e far vedere quanto si deve lavorare. Il presidente – ha aggiunto Spirlì – è il primo che fa il blitz negli ospedali per vedere che i lavori vadano come devono. Il blitz dovrebbe venirlo a fare Speranza, è lui il titolare della sanità calabrese insieme al ministro del tesoro, sono loro che decidono i commissari”.

“Dovrebbero venire qui – ha proseguito – a vedere cosa sta succedendo alla sanità calabrese. Noi siamo qui a guardare la sanità senza poter mettere un dito. Quello che stiamo facendo è affiancare il Commissario, ma se fossi stato come il mio predecessore, non gli avrei dovuto rivolgergli la parola. Ci stiamo spendendo in prima persona e non ammetto che ci siano signori con la maschera e voce contraffatta, che non siano reali”. Sulla questione c’è stato quindi un battibecco con Serena Bortone, poi risolto. “La mozione di sfiducia a Speranza l’avrei votata? In questo momento sì”, conclude il governatore.