Uno sportello per combattere il sessismo: può essere riassunto in questi termini il progetto avviato intorno alla metà del mese di febbraio 2023 da Lisa Paus, ministro federale della Famiglia nel governo del cancelliere Olaf Scholz, unitamente all’associazione federale dei datori di lavoro tedeschi e all’associazione tedesca dei Comuni. A loro, scrive “Il Giornale”, si sono aggiunte “l’Agenzia federale del lavoro, le grandi aziende come Microsoft, Siemens e ThyssenKrupp, ma anche la Libera città anseatica di Brema (che ha status di Land). Un successo già in partenza per combattere contro la cultura delle discriminazioni forte nel mondo del lavoro e della quale, in grande maggioranza, sono vittime le donne”.
Lo sportello contro il sessismo ufficialmente prende il nome di “Meldestelle Antifeminismus” (“Ufficio di segnalazione dell’antifemminismo”), voluto anche in questo caso dal ministro Paus nel tentativo di dare battaglia alle discriminazioni sessiste anche fuori dai luoghi di lavoro. La “Bild” ha rivelato che, dall’inaugurazione dell’ufficio, avvenuta in data 1° febbraio, si registra una media di circa 150 segnalazioni a settimana, con una prevalenza particolare per quelle che giungono dal settore della sanità.
SPORTELLO VS SESSISMO, POLEMICHE IN GERMANIA: “INFLUENZA NEGATIVAMENTE LA SOCIETÀ”
Lo sportello contro il sessismo “Meldestelle”, ha detto un portavoce alla “Bild”, è quello di “acquisire conoscenze sui fenomeni di ostilità di gruppo e valutare al meglio il potenziale sociale di alcuni reati a carattere politico”. Il punto, però, è che le segnalazioni possono avvenire anche in forma anonima e proprio questo ha esposto Paus alle critiche degli oppositori. Come scrive “Il Giornale”, per l’ex ministro dell’Agricoltura e popolarissima vicepresidente della Cdu, Julia Klöckner, “il fatto che lo Stato solleciti denunce anonime, anche solo in caso di sospetti soggettivi, può influenzare negativamente la società e alimentare diffidenza e insinuazioni reciproche”.
Invece, al numero due dei Liberali (Fdp), Wolfgang Kubicki, l’iniziativa sarebbe simile a “quella assunta nel 2020, con cui il Comune di Essen invitava i cittadini a denunciare chi violasse le regole del lockdown e che non corrispondeva al senso umanitario della Costituzione”. Insomma, ben venga la lotta contro il sessismo e anche l’istituzione di uno sportello ad hoc, ma l’anonimato nelle segnalazioni va rivisto.