Turchia sotto choc per la storia di una sposa bambina di soli sei anni. L’ha raccontata la stessa vittima, che oggi ha 24 anni, e che ha presentato denuncia nel 2020. La sua storia ha avuto risonanza internazionale soltanto in questi giorni, grazie al lavoro  di alcuni giornalisti turchi tra cui Timur Soykan. La giovane ha denunciato la sua famiglia e l’ex marito, che al momento del matrimonio aveva 29 anni. Marito che, secondo la donna, aveva iniziato ad abusare sessualmente di lei fin da subito, nonostante lei fosse una sposa bambina di appena 6 anni di età.



Secondo quanto si apprende dall’agenzia di stampa Agi e da La Stampa, sia la famiglia della sposa bambina sia il marito sarebbero appartenenti della confraternita “Ismailağa Brotherhood”, presente in diverse province della Turchia, che impone alle donne numerosi e stringenti divieti, tra cui quello di studiare e accedere a un’istruzione adeguata. Fonti turche affermano che il padre della ragazza, ex sposa bambina, sia il fondatore di una fondazione fortemente legata a questa confraternita. Ora la 24enne, di cui non si conosce il nome né l’identità, ha ottenuto il divorzio dopo essere riuscita a scappare, due anni fa, dalla famiglia. Ha raggiunto un’altra città e ora vive in un dormitorio, lottando per vedere riconosciuta la propria denuncia e per completare il suo percorso di studi.



Sposa bambina a sei anni, il terribile racconto di una denuncia caduta nel vuoto nel 2020

Sposa bambina a sei anni in Turchia, la donna ha denunciato la famiglia e l’ex marito il 30 novembre 2020, portando numerose prove tra cui la foto che la ritrae da bambina in abiti da sposa e, secondo La Stampa, anche una registrazione audio fatta di nascosto. In questa registrazione, la donna avrebbe chiesto al marito perché abbia abusato di lei fin dall’età di sei anni. A quanto si apprende, né l’ex marito né la famiglia della giovane sono stati arrestati. La storia di questa sposa bambina era stata diffusa per la prima volta dai giornalisti Timur Soykan e Murat Agirel, i quali avevano diffuso le prove degli abusi.



Secondo quanto rilevato dal professore dell’Università Dokuz Eylül Esergül Balcı, in Turchia nel 2018 erano presenti 400 filiali di comunità e sette religiose e 800 scuole religiose islamiche. Tra di esse, la confraternita “Ismailağa Brotherhood” è diventata nota alla cronaca perché nel 2017 sul proprio canale televisivo aveva offuscato le immagini di alcune donne che non indossavano il velo, trasmesse durante un annuncio del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Nel frattempo, in merito allo scandalo di questa sposa bambina, l’opposizione ha accusato il presidente Erdogan di essere vicino alle confraternite religiose e ha chiesto a gran voce le dimissioni del Ministro della Famiglia, scagliandosi anche contro il Ministro degli Interni.