Caos in una scuola superiore di Verona, dove 13 studenti, a causa dello spray al peperoncino, sono finiti in ospedale. L’episodio, raccontato dal portale online del quotidiano Il Mattino, si è verificato poco fa, nella mattinata di oggi, presso l’istituto Luniklef, scuola per estetisti e parrucchieri. In totale una cinquantina di ragazzi sono stati evacuati dalla scuola, mentre sul luogo si sono recate almeno sei ambulanze assieme ai vigili del fuoco, nonché agli uomini della Polizia municipale e agli agenti della Questura, per prestare soccorso ai ragazzi coinvolti. Fra i tredici studenti che hanno avuto la peggio, quelli costretti al ricovero ospedaliero, uno si trova in gravi condizioni anche se lo stesso non è in pericolo di vita.
L’istituto Luniklef sorge in pieno centro a Verona, e dopo la spruzzata allo spray al peperoncino si è ovviamente provocato il panico fra i ragazzi e le ragazze che non riuscivano a respirare e che nel contempo cercavano di recarsi all’esterno per prendere aria. Fortunatamente i soccorsi sono arrivati sul luogo segnalato nel giro di pochi minuti, portando la situazione alla normalità, mentre i vigili del fuoco della compagnia locale hanno cercato di far defluire gli studenti e i professori dall’edificio, e di arieggiare l’aula dove è stato spruzzato lo spray urticante.
SPRAY AL PEPERONCINO A VERONA: IL TRAGICO PRECEDENTE DI CORINALDO
Una ragazza, come detto sopra, è stata portata in codice rosso presso l’ospedale di Borgo Trento, mentre altri due studenti sono stati ricoverati in codice giallo a Borgo Roma: gli altri dieci che hanno avuto bisogno di cure erano invece in codice verde e sono rimasti in osservazione tra Borgo Trento e Borgo Roma.
Non è ben chiaro chi sia stato l’autore di tale folle gesto, ma è probabile che nel giro di qualche giorno se non addirittura ora, il nome del responsabile possa emergere. Spruzzare lo spray al peperoncino rappresenta una bravata molto pericolosa in quanto provocando il panico fra i presenti non si sa mai come gli stessi possano reagire. Quanto accaduto alla discoteca di Corinaldo quattro anni fa (morirono sei persone), prima di un’esibizione di Sfera Ebbasta, ne è un chiaro e triste esempio.