La Liguria sarà la prima regione d’Italia a sperimentare uno spray nasale anti-covid con l’obiettivo di ridurre la carica virale del virus, e di conseguenza, di rendere meno gravosi i sintomi della malattia. Ne ha parlato ieri sera il governatore Giovanni Toti, ospite in collegamento con la trasmissione di Rete 4, Zona Bianca, dicendo: “I numeri stanno dando ragione a chi era ottimista, oggi per stare al titolo del tuo programma la provincia di Genova è quasi a zona bianca, la provincia di Genova è a quota 57 di incidenza e la zona bianca è a 50″.
“I vaccini stanno andando – ha proseguito – potrebbero andare meglio, sono andati molto peggio, le medicine migliorano tutti i giorni, oggi noi sperimentiamo a Genova un nuovo spray anti covid per semplificarlo per i tuoi spettatori, io credo che ci si possa permettere di aprire. Oggi ci siamo accordati su nuovi standard di valutazioni del virus che speriamo vengano recepiti al più presto e io spero che da questo lunedì si decida di mandare il coprifuoco in soffitta”. E ancora: “Lo spray è spruzzato nel naso come un normale spray nasale, riduce la carica virale quindi la contagiosità e anche evidentemente i sintomi, lo sperimenta il laboratorio del professor Icardi che è un nostro immunologo che ci ha dato una grande mano nell’affrontare il covid in questi mesi insieme al professor Bassetti”.
SPRAY NASALE IN LIGURIA, ECCO COME FUNZIONA
“A Genova abbiamo una grande squadra – ha proseguito Toti – stanno sperimentando questo spray, speriamo che funzioni ovviamente, ora cominciano i trial clinici però i monoclonali siamo la prima regione che li usa e stanno funzionando molto bene, i vaccini siamo la regione con il maggior numero di vaccinati sui cittadini residenti e i numeri danno ragione al fatto che le medicine curano il covid al di la delle chiacchiere”. Ma come funziona nel dettaglio questo spray nasale anti-covid? I test partiranno a breve su 57 diversi pazienti con il covid, a cui verrà somministrata una soluzione acquosa di lavaggio che contiene acido ipocloroso allo 0,005%, fra le tre e le cinque volte al giorno. Come anticipato da Toti lo studio è condotto dal professor Giancarlo Icardi, ordinario di Igiene e responsabile della sperimentazione, e i primi risultati arriveranno fra quattro mesi, con l’obiettivo, se tutto andrà bene, di mettere lo spray in commercio entro la fine del 2021. Lo spray nasale avrà, come detto sopra, l’obiettivo di rendere meno gravi gli effetti della malattia, ma non è da escludere possa essere utilizzato in futuro come protezione, magari nei luoghi a rischio come ad esempio i mezzi di trasporto pubblici.