Gli scienziati stanno studiando uno spray nasale per combattere la demenza. Alcuni ricercatori dell’Università di Sheffield sono al lavoro per sviluppare un particolare spray nasale che possa arrestare la morte delle cellule nervose e quindi il processo alla base di alcuni tipi di demenza. In particolare lo studio si sta concentrando su uno specifico peptide, cioè una molecola che contiene diversi amminoacidi, per bloccare la produzione di componenti tossiche responsabili della morte delle cellule nervose.
L’autore dello studio, Guillaume Hautbergue, è stato interpellato dal quotidiano inglese Mirror e ha spiegato come è nata questa particolare intuizione: “quando abbiamo testato il nostro approccio innovativo aggiungendo il peptide al cibo mangiato dai moscerini della frutta, non solo i peptidi hanno bloccato il trasporto al nucleo della cellula delle mutazioni dannose che causano la MND (malattia del motoneurone, ndr) e la FTD (demenza fronto-temporale, ndr), ma abbiamo effettivamente visto un miglioramento della loro neurofunzione“. Nella pratica, quanto è stato osservato significa che “il peptide blocca efficacemente la progressione della condizione neurodegenerativa e aiuta a ripristinare la funzione delle cellule nervose colpite” e potrebbe quindi diventare l’ingrediente alla base di uno spray nasale.
Demenza, uno spray nasale contro la degenerazione e la morte delle cellule nervose
Spray nasale contro alcuni tipi di demenza, al momento né la malattia del motoneurone né la demenza fronto-temporale hanno una cura, ma il team dell’Università di Sheffield ha individuato una possibile strada da percorrere per aiutare le persone che ne sono affette. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine dopo che il peptide è stato testato non soltanto sui moscerini della frutta ma anche sui topi. Come si legge nello studio, il peptide è in grado di auto-propagarsi nel nucleo di una cellula, impedendo che le molecole di RNA mutante ripetuto vengano trasportate nel citoplasma. In questo modo può scongiurare che proprio nel citoplasma vengano prodotte le proteine tossiche che conducono alla morte delle cellule nervose.
I ricercatori stanno quindi sviluppando uno spray nasale da somministrare ai pazienti affetti da MND e da degenerazione frontotemporale (FTD), cioè le forme più comuni di demenza tra le persone sotto i 60 anni. La demenza frontotemporale si manifesta generalmente con cambiamenti della personalità e del comportamento, ma anche con problemi nell’uso del linguaggio e delle parole. La malattia del motoneurone invece aggredisce il cervello e i nervi, causando debolezza, crampi e contrazioni muscolari che peggiorano nel tempo.