La settimana precedente aveva creato già allarme, non soltanto in Italia, ma anche in Germania. Nella giornata di ieri 25 Aprile 2022, lo spread aveva raggiunto un massimo di 176.1 e poi è calato a quota 173. Tuttavia la chiusura della giornata ha visto un aumento del differenziale del BTP italiano e BUND tedesco, che ha poi chiuso a 174,02 punti base. Oggi lo spread ha aperto in ribasso a 172,14 punti base, dimostrando una diminuzione del – 0,63 % e che si tiene sempre sopra quota 171, una quota che preoccupa visto l’incremento dell’inflazione e la contrazione dei consumi.



Spread Btp Bund: minimi e massimi

Il conflitto russo ucraino ed il caro energia, hanno dunque gettato moltissime preoccupazioni all’interno dei mercati e delle aziende, tanto da vedere un incremento notevole dello spread che ha superato la quota fisiologica dei 170 punti base. Il minimo giornaliero è stato di 170,72, mentre il massimo di 178,63. Si amplia dunque il margine di oscillazione del differenziale BTP italiano bund tedesco. La chiusura precedente è avvenuta a 174,02 punti base. Il minimo annuale di 128,6 ed il massimo di 178,4.



Spread Btp Bund: performance e variazioni di oggi

La variazione percentuale giornaliera è aumentata del 4,62% segno della sempre più pressante incertezza. In incremento anche la variazione percentuale mensile, che è invece del 15,36 è quella a 6 mesi a 67,75%. Nonostante un lieve miglioramento rispetto alla giornata di ieri, preoccupa il margine di oscillazione che si fa gradualmente più alto. A fronte dunque delle leggere diminuzioni dello spread, non si riscontra un incremento della fiducia nei mercati e la forbice si allarga sempre più, sopra la quota psicologica dei 170 punti.

Per la prima volta dal 2018 infatti, il rendimento delle obbligazioni ha superato il costo medio del servizio del debito risultando quindi insostenibile. È chiaro che tutto ciò è dovuto alla situazione di grande incertezza per l’embargo del gas russo capace, secondo la Bundesbank tedesca, di distruggere l’economia. Le preoccupazioni sono estese anche all’Italia che ha un Pil inferiore a quello tedesco quasi del 50%.