Questa mattina il differenziale BTP italiano e bund tedesco sul mercato secondario dei titoli di stato europei ha segnato un nuovo rialzo. Il massimo della giornata è fissato a quota 175 punti, benché gli scambi siano ancora in corso. Venerdì 22 aprile lo spread era già tornato sopra i 170 punti, ma aveva chiuso a 166,2. La giornata di oggi si è aperta invece a 166,4.
Spread Btp Bund: apertura e variazioni di oggi
La settimana precedente aveva creato già allarme, non soltanto in Italia, ma anche in Germania. Il venerdì si è chiuso con lo spread a 169.9, ed ha aperto questo lunedì 25 aprile a 166.4.
Oggi lo spread ha superato i 170 punti, toccando però il massimo di 176.1, avvicinandosi ai massimi di febbraio 2019.
Oggi lo spread ha superato i 170 punti, toccando però il massimo di 176.1, avvicinandosi ai massimi di febbraio 2019.
Il minimo è stato toccato 171 punti base, ma attualmente è in rapido incremento.
Alle 16:15 di oggi lo spread e fermo a 173 vicino al massimo della giornata.
Spread Btp Bund: minimi e massimi storici
La variazione annuale e del 65,28% mentre il minimo a 52 settimane di 84,9 ed il massimo giornaliero a 176.1. La quotazione alla chiusura della borsa americana è di 173 punti base.
La giornata di oggi ha avuto una performance negativa, perché ha visto un incremento del 2,2 % rispetto a venerdì ed un +2,82% settimanale. Lo spread ha avuto una performance positiva, con un incremento del 1,29 % ed una variazione dall’inizio dell’anno del 65,36% ed il+61,39% a sei mesi. L’incremento mensile è del +10,82%.
Attualmente lo spread viene scambiato a 172.7 ed è in costante rialzo, segno che l’incertezza nei mercati si fa sempre più alta. Per la prima volta dal 2018 infatti, il rendimento delle obbligazioni ha superato il costo medio del servizio del debito risultando quindi insostenibile. È chiaro che tutto ciò è dovuto alla situazione di grande incertezza per l’embargo del gas russo capace, secondo la Bundesbank tedesca, di distruggere l’economia. Le preoccupazioni sono estese anche all’Italia che ha un Pil inferiore a quello tedesco quasi del 50%.