EFFETTO DRAGHI SULLO SPREAD OGGI IN CALO

Mario Draghi non è ancora salito al Colle, dov’è stato convocato dal capo dello Stato Sergio Mattarella, ma già l’aver fatto il suo nome ha avuto un effetto calmierante sullo spread tra Btp e Bund, che è sceso sotto i 107 punti base dopo che nella giornata di ieri, quando appariva sempre più chiaro che il tavolo delle consultazioni a Montecitorio non avrebbe portato a un accordo tra Pd, M5s, Italia Viva, Leu ed Europeisti, era risalito sopra quota 113. C’è chi si sbilancia a prevedere che il differenziale tra il rendimento dei decennali italiani e tedeschi possa scendere sotto il punto percentuale, grazie ovviamente alla garanzia che un esecutivo guidato dall’ex Presidente della Bce darebbe ai mercati sul controllo dei conti pubblici e il conseguente rimborso dei titoli di stato.



NON SOLO ANDAMENTO POSITIVO DELLO SPEAD, A PIAZZA AFFARI SALGONO I TITOLI BANCARI

Non bisogna però dimenticare che in questi mesi il rendimento dei titoli di stato è “falsato” dagli acquisti della Banca centrale europea. Resta il fatto che la diminuzione dello spread ha un effetto benefico sui bilanci delle banche, che non a caso sono tra i titoli in questo momento che guadagnano di più a Piazza Affari (con rialzi superiori ai quattro punti percentuali), trainando il Ftse Mib con un +2,2%. Draghi del resto potrebbe anche mettere in campo delle politiche che evitino la formazione dei crediti deteriorati o che favoriscano le fusioni bancarie che, nei suoi discorsi passati, ha sempre auspicato, ancora prima dello scoppio della pandemia. Vedremo se l’evoluzione del quadro politico e la parole di Draghi nelle prossime ore porteranno a nuovi movimenti sui mercati.

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