“L’usanza di sputare sui cristiani e vicino alle chiese è un’antica tradizione ebraica”. Questa la tesi, affidata al social X, ex Twitter, da Elisha Yered, attivista ebraico israeliano vicino all’estrema destra, in commento ad un recente video in cui si vedono diversi fedeli ebraici compiere il gesto, aspramente criticato dalla comunità cattolica. Si tratta, infatti, solamente dell’ultimo episodio simile, che ha fatto seguito a numerosi altri nelle settimane e nei mesi scorsi che hanno colpito anche l’arcivescovo armeno, alimentando l’ipotesi che in terra santa, ovvero a Gerusalemme, stia crescendo esponenzialmente l’odio verso i cattolici. Eppure, secondo l’attivista, sputare sui cristiani altro non sarebbe che una tradizione ed un’usanza degli ebrei, derivata dalla parola del profeta Iahvè.



“Sputare sui cristiani è la punizione voluta da Iahvè”

Recentemente, da Gerusalemme è stato diffuso, su X, un video che ritrae alcuni fedeli ebraici sputare su un gruppo di cristiani, o ai loro piedi, mentre erano intenti a celebrare la Festa dei Tabernacoli, che cade precisamente con la celebrazione del Sukkot, giorno sacro per gli ebrei ortodossi. Il video, ovviamente, ha aperto a numerose polemiche tra i fedeli cattolici, sempre più impauriti dal violento odio nei loro confronti. Esemplare l’episodio che ha coinvolto anche il vicesindaco di Gerusalemme, alla guida di un gruppo di ebrei che hanno gridato “missionari, tornate a casa” verso alcuni fedeli cristiani che celebravano la Pentecoste.



Tra le tante critiche, però, è arrivata anche la spiegazione di Elisha Yered, che rispondendo al messaggio spiega come “sputare sui cristiani e vicino alle chiese è un’antica tradizione ebraica“. L’attivista ricorda anche l’esistenza di “una benedizione speciale” contenuta nell’Halakhah che gli ebrei dovrebbero recitare quando incrociano una chiesa di un’altra confessione, ovvero “Benedetto è Colui che ha pazienza con coloro che violano la Sua volontà”. Questa, secondo l’attivista, sarebbe assieme all’usanza di sputare sui cristiani, la commemorazione di come “Iahvè non ha punito immediatamente gli adoratori di idoli per le loro azioni malvagie“. Elisha Yered ci tiene anche a ricordare che i cristiani sono gli autori “delle crociate, dell’Inquisizione spagnola, della cospirazione di sangue e dei pogrom”.

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