In Sudafrica si è deciso di non approvare, almeno per il momento, lo Sputnik V, il famoso vaccino anti covid prodotto in Russia. Stando a quanto si legge sull’Adnkronos, l’agenzia del farmaco sudafricano ha dichiarato che al momento non darà il proprio lasciapassare all’uso del siero moscovita in quanto sarebbero emerse delle preoccupazioni circa un possibile rischio di aumento di infezioni da Hiv fra gli uomini. Si tratta di conclusioni derivanti da alcuni studi che hanno “testato la sicurezza di una forma modificata di adenovirus – scrive a riguardo l’Adnkronos – l’Ad5, vettore su cui si basa l’iniezione scudo russa”.



Attraverso una nota apposita, l’autorità sudafricana per la regolamentazione dei prodotti sanitaria, la cosiddetta Sahpra, ha fatto sapere che “L’uso del vaccino Sputnik V in Sudafrica, un contesto di alta prevalenza e incidenza dell’Hiv, potrebbe aumentare il rischio che i maschi vaccinati contraggano l’Hiv”, aggiungendo che il vaccino Sputnik V non sarebbe sicuro in ambienti ad alta prevalenza di Hiv. Viene comunque aggiunto che “la revisione continua di Sputnik V rimarrà aperta”, accogliendo l’ulteriore presentazione di “dati di sicurezza pertinenti a sostegno della domanda”.



SUDAFRICA DICE NO AL VACCINO SPUTNIK “ACCUSE INFONDATE”

Storce il naso il professor Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, che interpellato sempre dall’Adnkronos Salute, ha commentto: “E’ incredibile, non vedo le basi scientifiche teoriche che potrebbero determinare questa riduzione delle difese immunitarie. I due virus non hanno alcuna correlazione”.

Quindi l’esperto ha aggiunto e ribadito: “Non ci vedo un motivo se non come aspetto comportamentale: sei più sereno e quindi riprendi l’attività sociale che avevi, con una liberalità maggiore che può portare a comportamenti imprudenti. Ma questo può accadere a seguito di qualunque vaccino”. L’istituto Gamaleya, che ha realizzato il vaccino Sputnik, ha definito assolutamente “infondate” le preoccupazioni dell’ente sudafricano. “Tutti quelli che lo hanno fatto – rassicura ancora Pregliasco – possono stare assolutamente tranquilli”.