In caso di approvazione da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), il vaccino russo potrebbe sbarcare anche in Europa. La clamorosa apertura arriva dalla Germania. La cancelliera tedesca Angela Merkel, rispondendo ad una domanda sullo Sputnik V, il vaccino che ha sviluppato la Russia contro la pandemia Covid, ha dichiarato: «Se il vaccino sarà approvato dall’Ema, potremo parlare di accordi sulla produzione e anche dell’uso». Inoltre, ha spiegato che alla Russia è stato offerto supporto nello sviluppo del vaccino tramite il Paul Ehrlich Institut. «Al di là delle differenze politiche che sono ampie, possiamo certamente lavorare insieme in una pandemia, in un settore umanitario», ha spiegato la Merkel. Intanto il Russian Direct Investmend Fund, il fondo russo che sta finanziando lo sviluppo del vaccino, ha incontrato due giorni fa i responsabili dell’Ema per discutere del programma di sviluppo del vaccino. In Europa c’è comunque chi rompe le fila: si tratta dell’Ungheria, il primo Paese Ue ad autorizzare il vaccino russo.
SPUTNIK V, “PAESI UE INTERESSATI A VACCINO RUSSIA”
Il Russian Direct Investment Fund, il fondo sovrano russo, ha annunciato infatti che il vaccino Sputnik V è stato approvato in Ungheria dall’Istituto Nazionale di Farmacia e Nutrizione. Quindi, l’Ungheria è il primo Paese dell’Unione europea ad autorizzarlo. Il vaccino però è stato approvato con la procedura di autorizzazione per l’uso di emergenza. Dunque, il via libera si basa – secondo quanto riportato da RDIF – sui risultati dei test clinici condotti in Russia e su una valutazione completa del vaccino da parte degli esperti ungheresi. Kirill Dmitriev, amministratore delegato del fondo sovrano russo, in un incontro con la stampa ha spiegato che Sputnik V «sarà presto uno dei vaccini più diffuse e accettati del mondo». Inoltre, ha annunciato che la settimana prossima «una prestigiosa rivista “peer-reviewed” europea pubblicherà i risultati della fase 3 e sarà chiara a tutti la bontà del lavoro svolto». Infine, ha confermato quanto dichiarato da Angela Merkel: «Molti Paesi europei sono interessati e, come sapete, stiamo discutendo con la Germania l’opportunità di produrre il vaccino localmente».