Il leader cinese Xi Jinping continua a smantellare l’opposizione politica interna offrendo lavori di prim’ordine a persone influenti, un tempo fedeli all’ex presidente Jiang Zemin. Infatti, ponendo in essere una strategia di potere consueta, alterna alla repressione la cooptazione per consolidare il suo consenso interno.
Una dimostrazione di questa strategia di cooptazione è offerta dalla nomina di Ma Xingrui a segretario del Partito comunista nello Xinjiang il mese scorso. È l’ultima mossa di Xi Jinping per cooptare membri della “cricca aerospaziale”, uno degli ultimi bastioni della lealtà all’ex presidente Jiang Zemin.
Negli ultimi anni, ad alcuni dei membri più influenti del gruppo sono state offerte opportunità e posizioni di prestigio che prima non avrebbero potuto sperare. Zhang Qingwei è stato il primo ingegnere ad essere corteggiato da Xi, che lo ha nominato segretario del partito a Heilongjiang nel 2017. Poi l’anno scorso Zhang è stato nominato capo del partito in Hunan, in sostituzione di un altro membro della cricca, Xu Dazhe, la cui prossima mossa rimane poco chiara per il momento. Yuan Jiajun, un altro ingegnere, è stato nominato segretario del partito nello Zhejiang nel 2020, mentre l’informatico Huai Jinpeng è diventato l’anno scorso ministro dell’Istruzione.
Queste nomine mostrano che, nonostante l’offensiva di Xi, il figlio di Jiang Zemin, Jiang Mianheng, ha ancora influenza presso l’Accademia cinese delle scienze (Cas), di cui è stato presidente nel triennio 1997-1999 prima di un periodo di dodici anni come vicepresidente. Nel novembre 2021, Hou Jianguo, un altro ingegnere, è stato nominato segretario di partito del Cas in previsione del ritiro di Bai Chunli, uno scienziato della nanotecnologia che è anche vicino al figlio di Jiang Zemin.
Per rafforzare la sua presa sul potere, il presidente Xi continua a eliminare i politici che erano direttamente collegati a Jiang Zemin come Zhou Yongkang, Zeng Qinghong, Zhang Gaoli e altri membri della “cricca del petrolio”, che sono stati abbattuti nel 2014 – attraverso la repressione anti-corruzione del 2017 – o indirettamente, come la cricca aerospaziale, che è ancora controllata da Jiang attraverso i suoi figli Jiang Mianheng e Jiang Miankang.
Il presidente cinese è stato paziente nel raggiungere quest’ultimo bastione. Nel 2014 ha lanciato la sua politica di riunire i settori civile e militare della Cina, aprendo la strada alla promozione di dirigenti delle industrie militari e spaziali nell’apparato statale cinese. La strategia ha consentito all’amministrazione Xi di cooptare una nuova generazione di funzionari militari, accademici e leader delle nuove tecnologie nel panorama politico cinese.
Il vantaggio è stato duplice: ha aiutato Xi ad ampliare la sua base di appoggio e ha aumentato il numero di tecnici che, non esperti in politica di partito, si sono dimostrati più organici.
Ma resta un’agenda politicamente pesante nello Xinjiang. Il giro di vite del suo predecessore, il lealista Xi Chen Quanguo contro gli uiguri, ha lasciato la provincia in uno stato precario dal punto di vista economico. Tuttavia pare che il Partito si stia impegnando a investire nel “progresso economico e sociale” dello Xinjiang, proteggendo “la stabilità e l’ordine pubblico nella regione”.
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