L’intelligence colombiana ha effettuato operazioni di sorveglianza nei confronti dei diplomatici russi e cubani di stanza in Colombia tra il 2016 e il 2019, secondo i resoconti dei media emersi all’inizio di settimana scorsa.
I rapporti affermano che il National Intelligence Directorate (Dni) della Colombia era dietro le operazioni, operazioni che comportavano la sorveglianza fisica ed elettronica.
Secondo quanto riferito, una delle operazioni aveva il nome in codice “Catedra” e aveva preso di mira tre membri del personale dell’ambasciata russa nella capitale colombiana Bogotá. Oltre ai diplomatici stessi, gli agenti del Dni avrebbero spiato i coniugi dei diplomatici e i loro figli. In alcuni casi, gli agenti Dni si sono travestiti da commercianti di strada per spiare le case dei diplomatici. L’agenzia ha anche installato dispositivi elettronici negli hotel in Colombia, in particolare nella località turistica di Melgar, nella Colombia centrale, dove oltre una dozzina di membri del personale dell’ambasciata russa sono stati in vacanza nel 2017.
Presumibilmente, l’operazione Catedra ha coinvolto anche l’intercettazione delle comunicazioni di almeno due diplomatici russi. Questi sono stati identificati come Denis Viktorovich Khromov, che è stato il secondo segretario presso l’ambasciata russa a Bogotá, così come Aleksandr Nikolayevich Belousov, che alla fine del 2020 è stato dichiarato persona non grata ed espulso dal governo colombiano con l’accusa di spionaggio. I media colombiani hanno detto all’epoca che Belousov era stato individuato come ufficiale dell’intelligence, a seguito di un’operazione Dni di due anni con nome in codice “Enigma”.
Il Dni ha anche spiato almeno 10 diplomatici cubani e altri membri dell’ambasciata di Cuba a Bogotá, secondo gli stessi rapporti. L’operazione, nome in codice “Matias”, ha indagato sulla presunta “interferenza cubana” in Colombia e ha avuto luogo mentre il governo cubano ospitava colloqui di pace tra il governo colombiano dell’allora presidente Juan Manuel Santos e i leader dei più grandi gruppi militanti del Paese, le Forze armate rivoluzionarie della colombia (Farc) e l’Esercito di liberazione nazionale (Eln).
Secondo i rapporti, il Dni ha reclutato un lavoratore dell’ambasciata cubana, ordinandogli di “installare dispositivi di [sorveglianza] ed estrarre informazioni dall’edificio in cui si trovavano gli obiettivi di controllo”. Ciò alla fine ha permesso al Dni di ottenere “accesso alle telecamere di sicurezza e alle stanze in tutto l’edificio” dell’ambasciata cubana, affermano i rapporti. Secondo quanto riferito, le operazioni Matias e Catedra sono state concluse nel 2019.
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