Paolo Liguori, direttore di Tgcom, lo aveva detto in tempi non sospetti, sin dalla primissima manifestazione del Covid che il virus era sfuggito dai laboratori di Wuhan. Aveva raccolto informazioni dettagliate su quanto avevano dichiarato scienziati cinesi, molti dei quali messi a tacere o morti loro stessi a causa del virus. Una tesi ripresa poi da Donald Trump ma ridicolizzata da tutti, non solo dai cinesi, perché considerata un tentativo di accusare Pechino per fini politici.



Addirittura per oltre un anno i social come Facebook avevano censurato ogni notizia che potesse mettere sotto sospetto la Cina. Poi è arrivato Joe Biden, dichiarando di avere lo stesso sospetto nei confronti dei laboratori cinesi e ordinando un’indagine da parte dell’intelligence della durata di 90 giorni per chiarire una volta per tutte cosa è successo. Liguori sul sito del Tgcom, grazie ancora una volta alle sue fonti, dà adesso la notizia che la Cina – dopo averlo costantemente negato – ammetterebbe finalmente che il virus è uscito “accidentalmente” dai suoi laboratori: “Abbiamo raccolto la notizia che l’indagine chiesta da Biden è finita e che il risultato è stato consegnato al presidente americano.



Anche il direttore dell’Oms, da sempre schierato in difesa della Cina, ha ammesso che il Covid è sfuggito da Wuhan. Non abbiamo ancora la conferma di un accordo tra Usa e Cina ma quando si arriva a questo livello dopo che la verità era stata tenuta nascosta per diciotto mesi è perché si sta preparando un accordo”. Un accordo che non soddisferà in realtà nessuno, perché la Cina darebbe la colpa ai suoi scienziati di non aver avvisato per tempo il governo e ne uscirà quindi a “mani pulite”.

Da quanto dice il suo sito, la Cina sarebbe finalmente pronta a riconoscere che il Covid è sfuggito dai laboratori di Wuhan, dopo averlo negato per diciotto mesi, parlando di cause naturali, di un virus diffuso dagli animali. Come si è arrivati a questo? È vero che gli Stati Uniti accetterebbero questa nuova versione di Pechino?



Al momento non sappiamo ancora ufficialmente se ci sarà un accordo tra i due paesi per riconoscere la versione di una fuga accidentale. Noi abbiamo dato la notizia, che ne comprende due in realtà, la seconda arriverà nelle prossime ore e cioè che è stato consegnato a Biden il rapporto delle investigazioni da lui richieste e che nel rapporto c’è questa notizia, del riconoscimento da parte cinese della fuga del Covid dai loro laboratori.

È un fatto clamoroso, dopo che avevano sempre smentito. Che certezza c’è che ci sarà veramente questo riconoscimento?

Lo conferma il fatto che cinque giorni fa lo stesso direttore dell’Oms ha ammesso la stessa cosa. Proprio l’Oms, che per un anno e mezzo ha negato che il virus fosse uscito da laboratorio di Wuhan.

Gli Stati Uniti si accontenteranno della versione dell’incidente?

Lo ipotizzo sulla base di queste informazioni. Ritengo ci sia in corso una sorta di exit strategy concordata tra Stati Uniti e Cina così fatta: la Cina lo ammetterà ma dirà che il governo non era stato avvertito dagli scienziati.

Infatti, daranno la colpa a loro e ne usciranno senza colpe, il che non è esattamente la verità.

Purtroppo, incolperanno scienziati, riviste e tutti quelli che avrebbero dato la notizia in ritardo senza – diranno – aver avvertito le istituzioni cinesi. Un capro espiatorio insomma. D’altro canto non si poteva certo passare dalla guerra al virus alla guerra con la Cina.

Ma a che virus stavano lavorando Wuhan? Questo si verrà a sapere?

L’ho detto sin dall’inizio, era il potenziamento di un virus naturale, quello del pipistrello. A quei tempi facevano esperimenti militari a Wuhan, è tutto riportato in modo dettagliato nel libro del giornalista Fabrizio Gatti.

E così tutto tornerà a posto?

Come ho detto, gli Usa non possono bombardare la Cina. Non sappiamo se ci sarà una richiesta di danni economici, ma onestamente quando si arriva a questo livello dopo che la verità era stata tenuta nascosta per diciotto mesi è perché si sta preparando un accordo.

Da tutto questo l’Oms come ne esce?

Si sapeva bene che il direttore era un servitore di Pechino, un fantoccio, un biologo che aveva già affari con la Cina. Era già grave che facesse il direttore, adesso lo dovrebbero mandare via.

E i laboratori di questo tipo? Ci sarà adesso un maggior controllo?

Purtroppo, e i cinesi lo diranno, negli esperimenti erano coinvolti anche scienziati francesi e inglesi e questo è vero. Questi laboratori vanno avanti con una grandissima criticità, abbiamo visto dalle mail rese pubbliche di Anthony Fauci come vi fosse coinvolto anche lui.

(Paolo Vites) 

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