L’inflazione, questa sconosciuta. Perché sinceramente parlando, ormai quella dei prezzi è una danza macabra a uso e consumo degli indici azionari. Nulla più. Se il rally arranca, basta lasciare aperta la porta a un’ipotesi di taglio dei tassi, sciorinando dati sulle dinamiche dei prezzi in rapido e costante sgonfiamento. Se invece occorre congelare gli eccessi di quegli stessi mercati, innescando un rallentamento o creando le condizioni per il conseguente short squeeze, ecco che allora il mitico CPI cala meno delle attese. O addirittura sale. Fateci caso. Certamente trattasi di coincidenza, come sempre. Ma il fatto che certi numeri, orchestrabili fra core e destagionalizzati, siano sempre in linea con i desiderata delle Borse, forse dovrebbe far riflettere.
Il problema? Sempre lo stesso. La totale mancanza di percezione del mondo di manipolazione in cui viviamo. Guardate questo grafico:
il quale ci mostra come il tasso di morosità serie su carte di credito negli USA sia a un livello record. E assolutamente in linea con un tendenziale da scenario recessivo. Non prospettico. Già in atto. Bene, parliamo della medesima America che vede il 57% delle detenzioni azionarie in mano a clientela retail. Pensate che siano in pochi a indebitarsi per giocare a Wall Street, debitamente imbambolati da media e irretiti da consulenti? Non vi sembra folle che nello stesso contesto si abbia una percentuale record di persone che saltano il RID della carta di credito, incorrendo in ovvie sanzioni e magari blocco dell’operatività, e un primato di clientela retail che si dissangua per negoziare titoli che rimanevano comunque carissimi anche dopo la correzione del 5 agosto? E che oggi, stante la ripresa record, sono il più delle volte nuovamente su valutazioni che fanno storcere il naso e attendere tempi migliori anche agli investitori istituzionali? Se sconfini sulla carta di credito significa che il tuo potere d’acquisto è devastato. Perché ormai quel pezzetto di plastica è una cambiale elettronica, utilizzata per evitare di sborsare ed erogare subito contanti. “Ci penserò il 15 del mese prossimo”. Ma quando arriva, il tuo potere d’acquisto è sempre lo stesso. E i guai come i debiti, semplicemente si accumulano. Non spariscono con la sterilizzazione o con l’helicopter money.
Ora guardate questo grafico,
il quale mostra il trend di prezzo di una confezione da 12 lattine di lenticchie nei principali centri commerciali statunitensi. “La carne dei poveri” come la sia chiamava una volta. E poi date un’occhiata alle scritte contenute nel grafico, le quali fanno riferimento a un articolo pubblicato da Bloomberg il 19 marzo 2022 e nel quale si offrivano consigli di sopravvivenza all’inflazione per cittadini con reddito inferiore ai 300mila dollari, i più colpiti dal carovita. “Prendi l’autobus, evita acquisti in grande quantità, prova le lenticchie al posto della carne e prendi atto che non sarà divertente”. Nulla che vinca il Nobel. In realtà, idiozie. Perché allora ne parliamo? Lo mostra il grafico. Da quando è stata pubblicata questa perla di economia domestica, guardate la tendenza del prezzo medio di quella confezione da 12 lattine di lenticchie. L’inflazione reale è questa. Quella che colpisce senza pietà persino i succedanei di sopravvivenza.
E anche il fatto che a generare quel trend sia stata la pubblicazione di quell’articolo dal tono un po’ “mangino brioche”, la dice lunga sulle dinamiche speculative in atto. Oltre che sul livello di complicità insita al sistema. Marketing, pubblicità, comunicazione e finanza giocano tutti nello stesso golf club. Evitano soltanto di farsi vedere troppo in giro con la medesima divisa sociale.
Ma date un’occhiata a chi compone i consigli di amministrazione, chi controlla con pacchetti di maggioranza i conglomerati industriali, chi tira i fili di fusioni e acquisizioni in comparti strategici della nostra economia globalizzata e tutta votata ai social. Vedrete trenta nomi. Ma quando tutto sarà stato detto e fatto, ne resteranno due. Forse tre. I soliti. Davvero pensate che le banche centrali abbiano fatto, facciano e faranno qualcosa per contrastare realmente l’inflazione? Davvero pensate che sia in buonafede chi utilizza il babau della spirale prezzi/salari per lasciare intatto nella sua miseria il potere di acquisto di una stragrande maggioranza dei cittadini, in attesa del Covid di turno che scateni il QE per le banche e la Borsa, e le briciole dei sussidi per gli altri? Sapete chi è il vero colpevole? Quel 57% di cittadini che negli USA detiene titoli azionari, magari indebitandosi. Perché pensa davvero che questa volta il pasto gratis sia garantito. Che tocchi a lui. E si indebita per comprare titoli. Salvo perdere anche la casa, quando arrivano scossoni come il 5 agosto o come questa settimana su Nvidia. Perché chi ti vende i titoli è lo stesso che ti eroga prestiti, ti emette la carta, ti garantisce fidi e finanziamenti per l’auto o la casa. Tutto lo stesso golf club. E se certe pratiche non hanno vie alternative, questa Borsa da gioco delle tre carte, invece, andrebbe evitata come la peste. Giochino loro con il mazzo truccato. Vediamo per quanto riescono a far girare l’aratro, una volta che il parco buoi si chiami fuori. Altrimenti non lamentiamoci della sindrome della lenticchia. Perché ce la siamo cercata. E ce la meritiamo, ogni giorno. Perché inconsapevoli ma ingiustificabili utili idioti di un sistema manipolato.
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