I saggi dicono che è meglio stare zitti e lasciare il dubbio piuttosto che parlare e eliminarlo definitivamente. Il consiglio non è evidentemente stato ascoltato da Stefano Donnarumma, l’amministratore delegato di Terna, che non fa mistero di aver avuto assicurazione da parte di Giorgia Meloni per traslocare nel più prestigioso consiglio di Enel al posto di Francesco Starace.



Il problema di Donnarumma è che non sa l’inglese, e nonostante le derive nazionaliste gestire un’azienda con oltre il 70% di investitori istituzionali internazionali parlando in italiano è complicato. Così il romanissimo Ceo di Terna ha chiesto a Mediobanca di organizzargli un road show a Londra, dove peraltro ha parlato più di quello che farà in Enel di quello che farebbe in Terna, che non è molto interessante dal punto di vista dei mercati internazionali. Il problema è che Donnarumma ha dovuto dialogare con gli imbarazzati interlocutori con l’ausilio della traduzione del CFO del gruppo, quindi forse più che il road show avrebbe dovuto pensare a fare un corso di lingua.



Gongola quindi Paolo Scaroni, che Berlusconi e Salvini stanno tentando di dirottare alla presidenza di Enel, come uomo forte con un Ceo debole, appunto Donnarumma. L’attuale Presidente del Milan ha vissuto a lungo a Londra, e potrebbe di fatto tornare a gestire l’azienda che fu il trampolino della sua carriera italiana.

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