In tempi non sospetti – e cioè nel dicembre 2014 – l’autorevole quotidiano Il Sole 24 Ore riportava una notizia di estremo interesse sui rapporti tra George Soros e l’Ucraina, rapporti questi che non destano alcuna particolare sorpresa per chi conosce le numerose operazioni di destabilizzazione poste in essere da Soros in nome della libertà del libero mercato e di cui si è occupato in modo dettagliato un profondo studioso, Thibault Kerlirzin.



Vediamo nello specifico cosa sostiene Il Sole 24 Ore a proposito del ruolo rilevante che Soros ha avuto nel condizionare le scelte politiche dell’Ucraina.

“Il nuovo governo ucraino è deciso con metodo da multinazionale. Finanziatore è un guru mondiale dei mercati oggi filantropo; il criterio son le competenze, non la nazionalità, vi sono infatti tre stranieri: un’americana, un georgiano e un lituano.

Come ha riportato ieri il sole24ore.com, il governo nasce da un processo di head hunting, la selezione è stata fatta da due società di selezione di personale Pedersen & Partners e Korn Ferry che hanno individuato 185 potenziali candidati tra gli stranieri presenti a Kiev e tra i membri della comunità ucraina che lavorano in Canada, Stati Uniti e Regno Unito. Dopo i colloqui, i cacciatori di teste hanno ristretto la rosa a 24 candidati con i requisiti richiesti per lavorare nell’esecutivo da ministri o funzionari altamente qualificati. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Fondazione Renaissence, network di consulenza politica finanziato dall’uomo d’affari americano George Soros, 84 anni, origini ungheresi, emigrato a New York nel 1956, fondatore della Quantum Fund nel 1969, dalla fine degli anni 70 promotore di un network di fondazioni a scopo benefico e culturale presente in 25 Paesi.

Secondo il KyivPost – giornale che non è affatto ostile alle idee del magnate e a fine ottobre ha pubblicato un suo intervento, ‘Wake up, Europe!’ – Soros ha pagato 82.200 dollari per sostenere le due società coinvolte nella selezione di personale. Non sono notizie da sito complottista: lo scorso maggio lo stesso Soros ha detto a Fareed Zakaria di Cnn d’aver contribuito a rovesciare il regime filorusso per creare le condizioni di una democrazia filo-occidentale. La trasparenza, la schiettezza di queste affermazioni dovrebbero spazzare via l’aura cospiratrice che tuttavia molti blog scorgeranno. Tanto più che controparte e ostacolo nella marcia ucraina verso l’Occidente è la Russia, che figura fra le potenze economiche emergenti ma – riporta oggi la classifica di Transparency – è fra i più corrotti al mondo: a fondo classifica, 136esimo su 175 Paesi.

A ogni modo è una novità del panorama politico, nuova almeno nel senso di manifesta perché in quell’intervista Zakaria dice che Soros non è nuovo a queste attività, e si ricorda un precedente importante. ‘Una cosa che molte persone le riconoscono – dice Zakaria a Soros – è l’aver finanziato gruppi e attività di dissidenti nell’Est Europa, in Polonia e in Repubblica Ceca durante le rivoluzioni del 1989 (caduta del muro di Berlino, fine della Guerra fredda, dissoluzione dell’Unione Sovietica, ndr). Sta facendo la stessa cosa in Ucraina?’ ‘Ho una fondazione in Ucraina da prima che l’Ucraina diventasse indipendente dalla Russia – risponde Soros –. Questa fondazione è sempre stata in attività e ha giocato un importante ruolo negli eventi di oggi’”.

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