Il Centro per l’analisi delle politiche europee (Cepa) è stato recentemente molto attivo sull’Ucraina. I sostenitori e gli amministratori del think-tank sono considerati esperti di politica dell’Europa centrale e orientale.

Il Cepa, il cui obiettivo dichiarato è rafforzare la Nato, ha una serie di donatori che nel 2021 includevano le aziende militari Bae Systems britannici e la Lockheed Martin, nonché le multinazionali Microsoft e Google, il Dipartimento di Stato, il Dipartimento della Difesa (DoD), il governo estone e l’oligarca ucraino filo-occidentale Victor Pinchuk. Quest’ultimo è certamente una figura di estremo interesse dal nostro punto di vista, poiché coordina un gruppo di lavoro noto come Yalta European Strategy (Yessul futuro dell’Ucraina. La piattaforma è amministrata dall’ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski, dal vicepresidente di Havas Stephane Fouks e Anders Fogh Rasmussen, ex segretario generale della Nato e fondatore della società di consulenza Rasmussen Global, che pilota gli sforzi di lobbying occidentale del governo ucraino. Yes è legalmente rappresentato dallo studio Hillmont Partners, che rappresenta guarda caso anche la società di produzione televisiva del presidente ucraino Volodymyr Zelensky Studio Kvartal 95.



Ritornando al Cda della Cepa, questo comprende i texani Larry Hirsh, capo di Highlander Partners, una società di private equity attiva negli Stati Uniti, nella Romania e in Polonia, e Aaron Wess Mitchell, ex assistente segretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici dal 2017-2019 oltre che ex consigliere per la sicurezza nazionale della campagna presidenziale di Mitt Romney nel 2012. Mitchell è stato anche membro del gruppo di riflessione di alto livello della Nato nel 2020. Anche Tom Firestone, partner di Washington di Baker & McKenzie, ex ambasciatore degli Stati Uniti a Varsavia, Victor Ashe e Robert Gelbard, diplomatico e membro del consiglio di amministrazione del Consiglio Atlantico fanno parte del consiglio di amministrazione della Cepa. Mettendo a confronto queste informative aperte – che nel linguaggio tecnico vengono chiamate informazioni bianche – è possibile agevolmente arrivare a una semplice quanto rilevante conclusione a nostro modo di vedere: sia il Cepa che lo Yalta European Strategy hanno svolto – e stanno svolgendo – un ruolo tutt’altro che marginale nell’indirizzare le scelte dell’attuale governo ucraino e soprattutto rivestono un ruolo fondamentale nel consolidare attraverso la riflessione politica e strategica la sinergia tra Stati Uniti e Ucraina.



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