Il Financial Times torna ad accendere stamane i riflettori su Paragon Solutions, una startup israeliana che ha realizzato lo spyware più potente al mondo, e che nel contempo avrebbe ottenuto il sostegno degli Stati Uniti. A differenza di quanto accaduto con il software rivale di NSO Group, inserito nella lista nera d’oltre oceano, Paragon ha avuto di fatto via libera rivolgendosi ai migliori consulenti americani, raccogliendo fondi statunitensi, e conquistando così un cliente prestigioso come il governo d’oltre oceano. Fra i principali clienti troviamo la DEA, US Drug Enforcement Agency, l’agenzia anti droga degli Stati Uniti, che potrebbe essersi avvalsa dello spyware Paragon per effettuare indagini ed incastrare eventuali narcotrafficanti.
Nel dettaglio si tratta di un software che viene introdotto negli smartphone aggirando perfino la crittografia di messaggistica come WhatsApp o Signal, estraendo anche i dati dai backup su cloud. Di fatto, una volta che si viene “infettati”, il nostro dispositivo non ha più segreti e si possono così carpire informazioni e dati privati e sensibili. Paragon è stata creata da Ehud Schneorson, ex comandante dell’Unità 8200 dell’unità d’élite dell’esercito israeliano, e la compagnia ha ricevuto investimenti da Battery Ventures e Red Dot, due fondi di rischio americani. Risale al 2019 la richiesta di consulenza alla WestExec Advisors, società di Washington al cui interno lavoravano alcuni ex membri dello staff della Casa Bianca ai tempi della presidenza Obama, e nel contempo è stato anche consultato Dan Shapiro, ex ambasciatore americano in Israele secondo quanto riferisce ancora il Financial Times.
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WestExec a riguardo ha dichiarato di “consigliare Paragon per il suo approccio strategico ai mercati statunitensi ed europei e per il suo impegno etico nel settore per garantire l’uso appropriato della tecnologia”.
Paragon ha quindi fatto di tutto per ottenere l’approvazione americana e la società ha chiesto un elenco di Paesi alleati a cui gli Stati Uniti non si sarebbero opposti in caso di vendita, individuando così 35 nazioni, la maggior parte europee, ma anche asiatiche. Joe Biden lo scorso mese di marzo ha firmato un ordine esecutivo vietando a qualsiasi agenzia USA di acquistare spyware che “rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale o è stato utilizzato da governi stranieri per commettere violazioni dei diritti umani in tutto il mondo”. Secondo gli addetti ai lavori, tale decisione potrebbe aver dato ulteriore spazio a Paragon.