Alcuni squali che popolano le acque delle Florida Keys, stanno registrando dei comportamenti anomali e le autorità, come si legge su Fanpage, hanno il forte sospetto che stiano divorando le balle di cocaina che spesso e volentieri i narcotrafficanti gettano in quelle zone per eludere i controlli. Soltanto negli ultimi 30 giorni la Guardia Costiera degli Stati Uniti ha sequestrato ben 6,4 tonnellate di polvere bianca nel Mar dei Caraibi e nell’Oceano Atlantico, per un valore di circa 186 milioni di dollari. Alla luce di tali quantità ingenti di droga che finisce nelle acque, è altissima la possibilità che gli squali al largo della Florida, così come altri pesci che popolano quella zona, possano ingerire la cocaina, e il biologo marino Tom “The Blowfish” Hird e la scienziata ambientale Tracy Fanara dell’Università della Florida, hanno cercato di chiarire la questione, effettuando degli esperimenti per valutare il comportamento degli squali.
Attraverso dei test ripresi dalle telecamere di Discovery Channel nell’ambito di un documentario chiamato “Cocaine Sharks”, i due ricercatori si sono immersi con gli squali, osservando che gli stessi, appena hanno individuato i pacchetti di cocaina, si sono subito diretti verso le balle, mordendole, per poi afferrandone una e nuotando via con essa. In un altro test Hird e Fanara hanno fatto cadere in acqua delle false balle di cocaina da un aereo, simulando quindi il lancio della droga, e anche in questo caso diversi squali si sono recati presso l’area incriminata.
SQUALI “COCAINOMANI”, I TEST CONDOTTI DAI RICERCATORI HIRD E FANARA
Il team ha poi documentato uno strano atteggiamento dello squalo martello, che solitamente diffida dell’uomo e che invece ha puntato dritto verso la troupe. Lo squalo grigio, invece, sembrava essere fissato su un qualcosa nuotando in cerchi stretti anche se in realtà non vi fosse nulla. Secondo Hird non vi è la certezza che gli squali consumino la cocaina dei narcos ma si è detto speranzoso che si possano effettuare altre indagini sugli squali per stabilire la presenza della droga nel loro sangue.