Evento meraviglioso all’acquario di Cala Gonone (Nuoro), dove è nato un cucciolo di squalo palombo, ma la sua venuta al mondo potrebbe addirittura essere scientificamente degna di interesse, in quanto sarebbe avvenuta per partenogenesi, ovvero senza l’intervento del maschio. La madre della piccola Ispera, questo il nome dell’esemplare femminile (in sardo significa “speranza”), vive nella grande vasca pelagica insieme a un altro squalo femmina. Se confermata dalle analisi del DNA, si tratterebbe della prima partenogenesi documentata al mondo di Mustelus mustelus.



Come spiegano dall’acquario ubicato in landa sarda, la partenogenesi è lo sviluppo di un individuo a partire da un uovo non fecondato dal maschio e, pertanto, il nuovo nato è sostanzialmente un “clone” del genitore. Uno dei meccanismi più comuni che permettono questo tipo di riproduzione è quello in cui l’uovo viene fecondato da un’altra cellula uovo ancora immatura, che di fatto si comporta quasi come uno spermatozoo. La partenogenesi può essere facoltativa in specie che normalmente si riproducono sessualmente, come accade in alcuni rettili, pesci e persino uccelli, e potrebbe essere favorita in popolazioni a bassissima densità, in cui le femmine hanno scarse possibilità di incontrare il partner.



SQUALO NATO DA PARTENOGENESI? ACQUARIO CALA GONONE: “SAREBBE SCOPERTA SCIENTIFICA”

Se quanto affermato sopra dallo staff scientifico dell’acquario di Cala Gonone fosse confermato, si tratterebbe di una scoperta scientifica di notevole interesse, poiché potrebbe aprire la strada a ricerche indirizzate a verificare quanto la partenogenesi sia un processo al quale gli squali palombo facciano ricorso anche in natura. L’ipotesi della partenogenesi potrà, come asserito in precedenza, essere confermata o smentita solamente dalle analisi dell’acido desossiribonucleico, per le quali sono già stati trasmessi i campioni delle due femmine a un laboratorio specializzato, che potrà fornire gli esiti non appena l’emergenza Covid si allenterà.



Intanto, come scrive l’agenzia giornalistica AGI, l’acquario di Cala Gonone ha potuto riaprire al pubblico solamente a maggio 2021, dopo mesi di chiusura a causa della pandemia. La principale novità di quest’anno si chiama Clotilde ed è una murena verde di ingenti dimensioni, giunta a seguito della chiusura della struttura che, in precedenza, la ospitava.