Stefano Lepri alias St3pny si è difeso con forza dalle accuse di evasione avanzate dalla Guardia di Finanza che, per la prima volta in Italia, ha eseguito una operazione simile. Per le Fiamme Gialle, spiega Il Messaggero, quello messo a punto da Lepri era un “sistema rodato” attraverso il quale nascondere al fisco ricavi e Iva. St3pny avrebbe stipulato contratti con agenzie pubblicitarie per la pubblicazione di banner sui propri video, utilizzando la cosiddetta cessione del diritto d’autore. Il colonnello Labianca ha però spiegato che “in questo caso non si è tenuti al versamento dell’Iva. In realtà, però lo youtuber svolgeva attività continuativa professionale, che non è compatibile con i contratti che venivano da lui stipulati”. Da qui l’apertura di una partita Iva d’ufficio per calcolare quanto fossero gli importi nascosti  fino ad allora. Sarà ora l’Agenzia delle Entrate a quantificare la sanzione amministrativa ai danni dello youtuber toscano ma adesso altri suoi colleghi potrebbero avere gli stessi problemi. “Ci sono tantissimi youtuber che stanno facendo questi incontri con la Guardia di Finanza per inquadrare la situazione – ha commentato lo stesso St3pny -. Io ora torno a fare quello che mi piace e che mi riesce bene: fare video”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“EVASIONE? TASSE SEMPRE PAGATE”

«Io ho sempre pagato le tasse in buona fede, altrimenti sarei alle Cayman in Ferrari. Che poi, dovrei essere veramente stupido a non pagare le tasse dal momento che tutto ciò che riceviamo ci arriva dal web», così St3pNy, Stefano Lepri, commenta la multa ricevuta dalla Guardia di Finanza di Firenze per aver evaso circa 1 milione di euro di tasse con la sua attività in rete. Come riporta Fanpage, il noto youtuber ha tenuto a precisare: «A seguito di vari incontri con la Guardia di Finanza in cui ho cercato di raccontare il mio lavoro, a loro in parte sconosciuto, è emerso da una loro interpretazione che il modo in cui ho pagato le tasse fosse da rivedere. Se ci sarà da rimediare a un pagamento sarà fatto in modo molto sereno, con la speranza che il mestiere dello youtuber venga regolamentato presto, in modo da evitare complicazioni per tutta la categoria. Ora ci sono io sui titoli dei giornali, ma ci sono tantissimi altri influencer come me che stanno facendo questi incontri con la Guardia di Finanza per inquadrare la situazione. Sparare 1 milione di euro nel titolo fa molto più figo e crea molto scalpore, ma la situazione è ben diversa. Io ora torno a fare quello che mi piace e che mi riesce bene: fare video». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ST3PNY, CHI E’ STEFANO LEPRI

Guai in vista per il giovane youtuber e influencer St3pny, al secolo Stefano Lepri, 23enne della provincia di Firenze e finito nel mirino della Guardia di Finanza. La star del web con un seguito di oltre 4 milioni di followers avrebbe evaso il fisco per oltre un milione di euro. E’ quanto reso noto dal quotidiano Corriere.it che ripercorre il lavoro compiuto dalle Fiamme Gialle del comando provinciale di Firenze. Secondo quanto emerso dalle indagini, St3pny tra il 2013 ed il 2018 avrebbe omesso di dichiarare ricavi per oltre 600 mila euro e non avrebbe versato l’Iva per oltre 400 mila euro. I finanzieri hanno così ricostruito nel dettaglio il reddito da lavoro autonomo del 23enne di Fiesole che con il suo canale si piazza al terzo posto nel nostro Paese per numero di iscritti. Da qui la denuncia da parte della Guardia di Finanza – sarebbe primo caso in Italia -, la quale tuttavia avrebbe già messo sotto la propria lente di ingrandimento le presunte omissioni ad opera di altri celebri youtuber italiani.



ST3PNY, YOUTUBER DENUNCIATO: “HA EVASO UN MILIONE DI EURO”

St3pny da anni carica i video su YouTube riprendendosi mentre gioca ai videogames o si cimenta in diverse sfide in compagnia dei suoi amici. Il suo è un vasto pubblico composto da 4 milioni di iscritti. Eppure, secondo quando emerso dalle indagini della Gdf, le sue entrate pubblicitarie non venivano dichiarate nel quadro “E” dei redditi da lavoro autonomo ma nel quadro dei “redditi diversi”. Stefano Lepri di fatto non avrebbe mai aperto una partita Iva, da qui la denuncia per aver – si legge nella nota delle fiamme gialle – “omesso di dichiarare, tra il 2013 e il 2018, ricavi per 600mila euro e di versare Iva per oltre 400mila euro”. Nella medesima nota si legge ancora che “L’attività del giovane era svolta in modo professionale, in quanto riceveva compensi dalle pubblicità inserite nei video che, quotidianamente, pubblicava sul proprio canale telematico. I pagamenti allo youtuber erano poi proporzionati al numero di visualizzazioni fatte dai follower”. Ed ora gli altri “colleghi” potrebbero iniziare a tremare…