I pediatri hanno lanciato l’allerta circa l’arrivo della triade di virus invernali, leggasi covid, influenza e RSV, il virus respiratorio sincinziale. Un trittico che, come ricorda RaiNews, l’anno scorso ha messo in ginocchio gli ospedali provocando non pochi casi di ricovero fin fra i più piccoli. “Non è ancora chiaro se la triade influenza-Covid-Rsv accompagnerà la stagione con picchi in momenti diversi o con picchi che si sovrapporranno e quale sarà l’entità della circolazione di questi virus”, le parole dei pediatri in occasione del 78esimo Congresso della Società italiana di pediatria (Sip) a Torino. Per quanto riguarda il RSV il picco si aspetta più tardi rispetto all’anno scorso anche se il condizionale è d’obbligo: “I dati australiani, cileni, argentini, Paesi dove le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, lasciano ipotizzare che il picco del VRS sarà raggiunto a dicembre -gennaio, tornando così alla situazione pre-Covid e i casi, sebbene sempre numerosi, non dovrebbero essere quelli di un’ondata eccezionale” le parole di Fabio Midulla, Presidente della Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili) e ordinario di pediatria all’Università Roma La Sapienza.
“La bronchiolite – aggiunge Midulla – all’inizio si presenta come una malattia influenzale; quindi, il bambino può avere raffreddore, tosse e un po’ di febbre. La cosa più importante è controllare l’alimentazione, che comincia a ridursi 24 ore prima della comparsa del distress respiratorio. Se il piccolo comincia a non mangiare, bisogna stare molto attenti. Normalmente i sintomi più gravi si presentano tra il terzo e il quinto giorno”. Attenzione anche al covid, aggiunge Susanna Esposito, coordinatrice del tavolo tecnico malattie infettive della SIP e Ordinaria di pediatria all’Università di Parma: “In questo momento c’è una circolazione di casi sporadici di influenza, non è ancora scattato l’allarme. Anche per il Covid vi sono segnalazioni di casi di gravità variabile, che spesso sono gestiti a domicilio. Al momento non abbiamo ancora visto una circolazione ampia. Occorre però ricordare che la situazione epidemiologica può cambiare rapidamente e bisogna essere preparati”.
COVID, INFLUENZA E RSV IN ATTIVO: “IMPORTANTI LE VACCINAZIONI”
La Società italiana di pediatria offre alcuni consigli per evitare questi classici malanni di autunno e inverno, a cominciare dal vaccinare i più piccoli, “avendo sempre come riferimento il proprio pediatra”, commenta Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria. Importante è anche lavarsi bene le mani, areare gli ambienti, usare dispositivi di protezione individuale in luoghi molto affollati. Inoltre i bambini malati devono stare a casa.
“In tutte le Regioni – sottolinea Esposito – la vaccinazione antinfluenzale è ormai disponibile. Va ribadito che è raccomandata alle donne in gravidanza, a tutta la popolazione pediatrica (anche ai bambini sani) di età compresa tra sei mesi e sei anni, ai bambini fragili di ogni età (a partire dai 6 mesi) per il rischio di complicanze in caso di influenza”. Per il covid il vaccino è indicato per i fragili dai sei mesi in su “ma non dimentichiamo l’utilità in alcune fasce di ragazzi specifiche, come gli adolescenti per l’intensa vita di relazione, tutti coloro che fanno sport agonistici o che trascorreranno all’estero periodi di studio”, aggiunge Esposito. Per il RSV non esiste infine il vaccino ma c’è un anticorpo monoclonale indicato solo per un ristretto gruppo di bambini fragili (Palivizumab).