Valerio Staffelli, in una intervista al Corriere della Sera, ha raccontato della sua infanzia e del sogno di una carriera sotto i riflettori. “Mio padre era un commerciante di tessuti e mia madre di abbigliamento, avevano due negozi nella “Stalingrado d’Italia”. Hanno sempre incentivato la mia passione per il mondo dello spettacolo ed è stata proprio mia madre a dare il via alla mia carriera, quando a 14 anni mi presentò al proprietario di una radio privata. È iniziato tutto da lì”, ha ricordato.
Prima di arrivare a Striscia la Notizia, a 34 anni, lo storico collaboratore di Antonio Ricci ha fatto tanta gavetta. “Ero disponibile a tutto: radio private, cinema, televisione”. L’inviato è consapevole, però, dell’ingrediente che gli ha permesso di fare carriera più degli altri. “La mia faccia tosta. Arriva dalle mie origini partenopee, sono mezzosangue napoletano, da parte di padre; quella è la ricetta”, ha rivelato. “A scuola dicevano ‘Valerio è un ragazzo sveglio ma si applica poco e vuol far ridere i compagni, ma qui non siamo al cabaret’”.
Staffelli: “Mamma diede inizio a mia carriera a 14 anni”
Valerio Staffelli, inoltre, ha parlato inoltre dei rapporti instaurati nel corso della sua carriera. “In tv ho lavorato con personaggi come Abatantuono e Smaila con cui poi è nata una bella amicizia. Diego è mio fratello maggiore, ho passato i primi anni di questo lavoro con lui, prodigo di consigli, è una bella persona dalla testa ai piedi. Ama mangiare e bere bene come me e filosofeggia ironicamente sulle stranezze di chi ci circonda, una serata con lui è sempre top”, ha raccontato.
Anche Fiorello è un amico. “Rosario è un fuoriclasse, dovremmo vederlo su Rai1 il più possibile, è patrimonio dell’Unesco, va protetto! Nel privato è uno che si sveglia presto come me, in vacanza quando le nostre famiglie dormivano, noi facevamo sport e poi andavamo a fare la spesa al supermercato, come due casalinghe”. E su Antonio Ricci, il suo mentore: “È un mattacchione, uno che ancora si diverte a fare questo mestiere, oltre che un formidabile autore. In 27 stagioni con lui non mi sono mai annoiato”.