Valerio Staffelli, storico inviato di Striscia la Notizia, ha raccontato la sua carriera in una intervista al Corriere della Sera. Innumerevoli i Tapiri d’Oro consegnati a personaggi del mondo dello spettacolo e non solo. “Il primo? Non me lo ricordo più, forse a Pippo Baudo, forse a qualcun altro. Dopo oltre 2000 servizi è facile dimenticarlo”, ha ammesso. In realtà, fu a Giancarlo Magalli, a cui era stata negata la conduzione di Domenica In dai piani alti della Rai.
Le sue fortune sono da ricondurre ad Antonio Ricci, che gli diede fiducia. “In quel periodo c’era un inviato che faceva il pazzerello e se ne era andato, allora dopo due chiacchiere Antonio mi disse: “Ok, proviamo”. Mentre lo salutavo sperando in una chiamata a breve lui aggiunse: “Cosa hai capito? Parti subito per Roma, poi ti dirò cosa faremo”. La mattina del giorno seguente ero sotto casa dell’allora presidente della Rai Enzo Siciliano”. Non andò, tuttavia, nel migliore dei modi. “Non disse una parola e andò via come un fulmine. Unico dettaglio, alquanto doloroso, aveva chiuso la mia mano nella portiera della macchina blindata. Io ululai come un coyote, sino a quando non si fermò e mi restituì l’arto”.
Staffelli: “Siciliano mi chiuse mano in portiera”. I Tapiri storici
Tra i Tapiri d’Oro memorabili consegnati da Valerio Staffelli per Striscia la Notizia c’è anche quello a Mario Balotelli, mentre si trovava in Gran Brategna. “Già la guida a sinistra aveva capovolto le cose, poi lui andava alla velocità della luce con una macchina tutta mimetica, ogni volta che usciva dall’allenamento facevo delle corse pazze per raggiungerlo. Poi però riuscimmo a “premiarlo” in un ristorante cinese di Manchester. Ovviamente con rissa finale, ma non tanto con Mario e i suoi amici, quanto con i cinesi del locale che non avevano capito cosa stesse succedendo”, ha ricordato.
Altri personaggi, invece, non la presero bene. “Mike Bongiorno si era arrabbiato e non aveva capito l’ironia della consegna, ma poi quando vide il filmato Antonio Ricci mi chiamò ridendo: “Molto divertente”. Anche Vittorio Sgarbi era una furia, me lo ruppe in testa provocandomi un trauma cranico. Poi un mese dopo lo rividi a Radio24, mi abbracciò e mi disse che era per far spettacolo”.