Su Raiuno va in onda lo splendido film dedicato a Stanlio e Ollio, una pellicola che ha l’obiettivo di omaggiare il famoso duo comico, ma anche di raccontare la storia vera dei personaggi. La vicenda raccontata nella pellicola prende spunto da una tournée teatrale di Laurel e Hardy tenutasi in Inghilterra ad inizio anni cinquanta. Per Stanlio e Olio è un momento difficile: la popolarità ottenuta con merito egli anni ’30 e ’40 sembra solo un lontano ricordo.



Per riconquistare il pubblico Stan Laurel e Oliver Hardy decidono così di ripartire l’uno al fianco dell’altro, allo scopo di ritrovare e riassaporare il successo. Stanlio e Ollio diventano però due ombre pesanti nelle vite degli attori, che perlomeno si ritrovano scoprendo ancora una volta il valore dell’amicizia, complice anche la salute precaria di Oliver.



STANLIO E OLLIO, SIMBOLO ETERNO DI UN’EPOCA

Stanlio & Ollio è il film comico biografico di Jon S. Baird che racconta la storia di due comici e, ancora prima, di due amici. La vicenda narrata nel film prende le mosse da una tournée teatrale della coppia nell’Inghilterra del 1953. Partiamo da quella che è stata la vera epoca d’oro, che li ha visti re della comicità. Parliamo degli anni ’30 e ’40 che li ha visti amatissimi in tutto il mondo. Eppure, successivamente, il duo non lavora più insieme per alcuni anni. Successivamente i due si ritrovano e, per coinvolgere nuovamente tutto il pubblico, decidono di dar il via ad un tour che riaccenderà la loro scintilla comica. Riparte così il loro successo. Un successo con il quale bisognerà però avere a che fare sempre: sarà infatti impossibile staccarsi dai loro personaggi. (Aggiornamento di Anna Montesano)



STANLIO E OLLIO, STORIA VERA DI STAN LAUREL E OLIVER HARDY ALLA BASE DEL FILM

Stanlio e Ollio rappresentano il duo comico più celebre di tutte le epoche, perlomeno per quanto concerne il grande schermo, e la loro storia vera racconta non soltanto di un sodalizio professionale capace di portare a grandi soddisfazioni e a una popolarità inenarrabile, ma fondato soprattutto su una grande e sincera amicizia. I due all’anagrafe erano noti come Stan Laurel (Stanlio), di origini britanniche, e Oliver Hardy (Ollio), proveniente dagli Stati Uniti d’America, ed erano entrambi già famosi prima di cominciare a lavorare in coppia.

Stiamo parlando, del resto, di due attori che avevano avuto la forza di affermarsi in solitaria, con numeri decisamente importanti: Laurel vantava 50 produzioni all’attivo, Hardy addirittura 250. Fu poi nel 1927 che nacque ufficialmente il duo, anche se, nei primissimi lungometraggi, i loro personaggi si chiamavano in maniera diversa rispetto a quella con cui siamo abituati a identificarli ai giorni nostri. Soltanto l’anno successivo iniziarono a fare propri i nomi di Stanlio e Ollio, rendendo definitiva questa metamorfosi nel 1929, dando vita a una caratterizzazione che non li avrebbe più abbandonati.

STANLIO E OLLIO: AMICI ANCHE NELLA VITA

Stanlio e Ollio divennero molto legati, non soltanto sul set, ma anche nella vita. Due grandi amici, che hanno saputo e dovuto condividere momenti positivi e altri più ardui da affrontare. Per esempio, Stan, il 10 aprile 1955, fu colpito da un ictus, dal quale si riprese, poi fu Hardy ad avere due infarti e un ictus. Soffriva anche di calcolosi biliare, che tuttavia non poté essere trattata chirurgicamente a causa delle condizioni cardiache compromesse. Nel 1956 si mise a seguire una dieta rigidissima, perdendo circa 70 chili. Purtroppo, nel 1956 ebbe un altro ictus che lo lasciò paralizzato e l’anno seguente altri due episodi analoghi lo mandarono in coma, fino alla sua morte.

“Cosa posso dire? Per me era come un fratello. Questa è la fine della storia di Laurel e Hardy”, commentò Stanlio quando seppe della morte di Ollio. Non presenziò tuttavia ai funerali, ma solo perché i medici glielo impedirono, per via delle sue condizioni di salute. Da quel momento, Laurel si ritirò completamente dalle scene e si trasferì a Malibù e Santa Monica con la moglie. Nel 1961 gli fu assegnato l’Oscar alla carriera, poi nel 1964 la sua salute peggiorò. In punto di morte, riportano le sue biografie, improvvisò una gag con l’infermiera: “Mi piacerebbe essere in montagna a sciare”. Lei gli domandò: “Le piace sciare, signor Laurel?”. Lui: “No, lo detesto, ma è sempre meglio che stare qui!”. Si spense a seguito di un infarto il 23 febbraio 1965, all’età di 74 anni.