La fatica è uno dei sintomi più frequenti e invalidanti delle malattie croniche, eppure è spesso preso sottogamba dai medici. Secondo uno studio, però, indagare le cause dell’affaticamento e proporre un allenamento personalizzato potrebbe essere la chiave per permettere ai pazienti, specie quelli oncologici, di recuperare una vita sana e normale. Lo studio è stato condotto in un laboratorio della nuova sede dell’Istituto regionale di medicina e ingegneria sportiva di Saint-Etienne e coinvolge circa quaranta specialisti con un unico obiettivo: comprendere meglio le cause della stanchezza cronica per offrire un trattamento personalizzato basato sull’allenamento fisico.
In questo laboratorio, visitato dal quotidiano francese Le Monde, i pazienti hanno quadri clinici differenti ma accomunati dalla stanchezza cronica: c’è chi ha un tumore, la sclerosi multipla, chi è stato in rianimazione e chi subisce ancora le conseguenze del Long Covid. La stanchezza cronica ostacola le attività quotidiane ma può fungere anche da fattore predittivo di mortalità negli anziani e nei pazienti oncologici. Grazie al lavoro compiuto dai pazienti e dagli esperti, in questo laboratorio è emerso come un allenamento fisico personalizzato possa combattere il senso di affaticamento che sperimentano i pazienti ammalati di cancro.
Stanchezza cronica “circolo vizioso”, ma causa non sempre è fisica
Come riporta Le Monde, gli esperti ritengono che l’affaticamento dei pazienti malati di cancro possa essere dovuto alle alterazioni muscolari. “Questi pazienti hanno un alto rischio di perdita di forza e di massa muscolare, soprattutto a causa del deperimento dei muscoli a causa del tumore (cachessia da cancro) – spiega un giovane ricercatore al quotidiano francese – rafforzato da uno stile di vita sedentario. Si può instaurare un circolo vizioso, che non è specifico dei tumori cancerosi: più ci si sente stanchi meno ci si muove, e quindi si rafforza la sensazione di fatica”.
Se gli studi condotti in questo laboratorio saranno confermati, allora ai pazienti malati di tumore potrebbero essere proposti programmi concentrati sul rafforzamento muscolare, ricorrendo anche alla stimolazione elettrica per incentivare l’aumento di massa muscolare. Una parte della stanchezza cronica, però, potrebbe non essere di origine muscolare e avere invece causa nella corteccia motoria o nel midollo spinale. In questo caso, i ricercatori inviano un impulso elettrico nel momento in cui il paziente ha raggiunto il massimo livello di forza e analizzano l’intensità del segnale. Spesso infatti è il sistema nervoso centrale a determinare lo stop dei muscoli e dell’attività fisica, in un riflesso inconscio del corpo che cerca di proteggersi. Meccanismi che potrebbero avere un ruolo nel provocare la stanchezza cronica nei pazienti.