Standard & Poor’s, la previsione: “Gas aumenterà di 1 trilione”

Nella giornata di oggi Standard & Poor’s, una delle più importanti agenzie di rating al mondo, ha pubblicato un report sulle utilities europee. Quello che ne emerge è uno scenario piuttosto cupo per quanto riguarda il costo delle bollette del gas, che secondo le stime dell’agenzia in Europa “supererà i suoi livelli pre-pandemia di oltre 1 trilione di euro”. Questo dipende, ovviamente, in larghissima parte della guerra alle sanzioni che sti sta combattendo tra l’occidente e la Russia.



Recentemente, Vladimir Putin ha deciso di chiudere a tempo indeterminato, che secondo la stima di Standard & Poor’s sarà “permanente”, il gasdotto principale che collega Russia e Europa, il Nord Stream 1. A questo, si legge nel report, “si aggiunge la pressione esistente sui prezzi del gas e dell’elettricità in Europa”. Nel frattempo, l’Europa sta lavorando sempre di più nella direzione di fissare un cap al prezzo del gas. Non fosse che Vladimir Putin ha rilanciato la notizia, sottolineando che interromperà completamente le forniture di gas in tutti i paesi che assumeranno tale misura. La guerra del gas è aperta, e secondo Standard & Poor’s è solamente destinata ad inasprirsi nei prossimi mesi.



Standard & Poor’s: “Intervento governativo senza precedenti, ma non basta”

Standard & Poor’s sostiene che “l’intervento governativo” è senza precedenti, sottolineando però come “l’inevitabile riprogettazione del mercato del gas e dell’energia elettrica sarà complessa e comporterà molti rischi” per le società. Insomma, il prezzo del gas continuerà a salire, inevitabilmente, e lo dimostra anche l’aumento a due cifre a cui abbiamo assistito lunedì, mentre su chi “debba sopportare questo massiccio fardello finanziario” rimangono ancora dei dubbi, come sottolineano Standard & Poor’s.



Dubois-Pelerin, responsabile per le utilities dell’area Emea di Standard & Poor’s, ha commentato il report, a quanto riporta TgCom24, sottolineando come “lo stop al gasdotto riduce le forniture invernali all’Europa di solo il 2%”. Nonostante questo, però, tutti i cali marginali “pesano esponenzialmente sui prezzi di mercato”. Inoltre, le pressioni dei governi a rifornirsi il più in fretta possibile, accumulando gas nelle riserve, secondo gli analisti, “continueranno a sostenere i prezzi altissimi di gas ed elettricità nei prossimi mesi”.

Standard & Poor’s non è l’unica agenzia di rating ad aver commentato l’aumento esponenziale del prezzo del gas in Europa, e pochi giorni fa ne aveva parlato anche Fitch. Secondo i suoi analisti, “l’arresto completo della fornitura di gas tramite Nord Stream 1 aumenta la probabilità di una recessione nell’eurozona”. Inoltre, “una chiusura completa ridurrebbe il livello del pil nel 2023 di 1,5/2 punti percentuali”, che per Italia e Germania sarebbero rispettivamente di 2,5 e 3 punti.