Starship è partito: il razzo di Elon Musk esploso dopo 12 minuti

Il nuovo razzo di SpaceX è partito dal Texas meridionale. Ha effettuato un volo di prova sabato, sette mesi dopo il primo tentativo. Il razzo di Elon Musk è stato progettato con lo scopo di raggiungere la Luna e Marte ma è esploso alcuni minuti dopo il decollo. Come spiega Il Sole 24 Ore, pochi minuti dopo il lancio, Starship si è separata dal booster, secondo i piani. Questo è esploso mentre la seconda parte ha proseguito il volo. Prima che Starship potesse raggiungere l’orbita, però, il centro di controllo di SpaceX ha perso i contatti: dunque la navetta è stata fatta esplodere dopo 12 minuti. Si tratta del più grande razzo mai costituito. Il suo primo volo, di aprile, è durato quattro minuti: si è poi schiantato nel golfo.



Starship di SpaceX pronto a partire

SpaceX, l’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk, anche CEO di Tesla, è pronta al secondo lancio di prova del razzo chiamato Starship. Si tratta del più grande e potente veicolo spaziale che l’essere umano abbia mai creato e sarà coinvolto, nei prossimi anni, sia nel programma Artemis della NASA con il quale si punta a riportare l’uomo sulla Luna dopo la storica missione Apollo, che nelle future missioni verso Marte.



La Starship di SpaceX, che inizialmente doveva chiamarsi BFR, acronimo per “Big Fucking Rocket“, traducibile in “Razzo fottutamente grosso”, è composta da un lanciatore alto 69 metri e fornito di 33 motori Raptor e dal modulo per astronauti alto 50 metri, per un totale di 119 metri, pari a tre jet classici ed alto 10 metri in più del Saturn V che portò l’uomo sulla Luna nel 1969. Il nuovo lancio di prova del razzo Starship di SpaceX era previsto originariamente per la giornata di oggi, ma è stato poi posticipato per ragioni non ancora rese note alle ore 7 sul fuso orario del Texas (circa le 14 italiane) per la giornata di domani, sabato 18 novembre, e potrà essere seguito in streaming sia sul sito della compagnia di Elon Musk, che sul suo profilo Twitter (ora X).



Il precedente lancio dello Starship di SpaceX e gli obiettivi di Elon Musk

Insomma, quella di domani per lo Starship di SpaceX potrebbe essere una giornata storica che segna l’inizio di una nuova era dell’esplorazione spaziale. Il 17 aprile ci fu un primo tentativo di lancio che fallì nella cruciale fase della separazione tra il lanciatore e la navetta spaziale, che causò l’espolsione del razzo, ma che permise all’azienda di raccogliere informazioni cruciali, poi implementate in questa nuova versione del velivolo.

Oltre ad espoldere in aria, però, lo Starship di SpaceX creò al suolo un vero e proprio cratere a causa dell’enorme potenza spigionata dai 33 motori Raptor, scagliando per una distanza di circa 150 ettari detriti enormi ed in alcuni casi roventi. L’azienda, però, assicura di aver preso tutte le precauzioni possibili, istallando un nuovo deflettore di fiamma in acciaio raffreddata ad acqua. Complessivamente, Elon Musk e SpaceX con lo Starship puntano a creare il primo razzo al mondo in grado di trasportare fino a 100 persone, con un carico massimo di 150 tonnellate, considerando che sull’Apollo 11 che portò l’uomo sulla Luna erano presenti solamente 3 persone. Lo scopo è quello di riuscire a portare in un singolo viaggio spaziale più persone ed attrezzature possibili su Marte, che secondo il milionario potrebbe essere colonizzato in futuro per permettere la ripartenza della razza umana dopo la distruzione della Terra. L’obiettivo, in altre parole, è colonizzare Marte, ma anche quello di rendere i voli spaziali più accessibili anche alle persone comuni.