E’ andato in scena nelle scorse ore il nuovo decollo dello Starship, il razzo spaziale di SpaceX, azienda di proprietà di Elon Musk. A pochi giorni dalle elezioni Usa, il neo-presidente americano Donald Trump si è recato presso la base spaziale in Texas per assistere appunto al lancio in programma, il sesto volo di Starship dalla sua nascita.
Il successo, come sottolinea il Corriere della Sera, è arrivato solo in parte visto che alla fine il razzo è rientrato sulla terra attraverso un ammaraggio nell’oceano e non tra i “bracci” della base di lancio, in ogni caso, se vi fossero stati a bordo degli astronauti, nessuno si sarebbe fatto male. L’evento è scattato alle ore 23:00 italiane in quel di Boca Chica, non troppo distante dal Messico, dove l’enorme razzo di SpaceX, alto 121 metri, più di un campo da calcio, equipaggiato da ben 33 motori, è decollato verso il cielo con tanto di scatti d’autore, quelli degli astronauti attualmente a bordo della stazione spaziale internazionale, spettatori privilegiati del grande evento.
STARSHIP SPACEX, IL RITORNO AVVENUTO TRAMITE AMMARAGGIO
Dopo la prima separazione, come da programmi, il Super Heavy ha fatto il suo ritorno verso la rampa di lancio per bissare il recupero avvenuto in occasione dell’ultimo lancio, ma qualcosa è andata storto di conseguenza si è preferito dirottare lo stesso stadio verso il Golfo del Messico, dove comunque è ammarato in sicurezza, a esattamente sette minuti dal suo decollo.
Come sottolinea il quotidiano di via Solferino, non c’è stato quindi il suggestivo “abbraccio” delle strutture, che si verifica quando appunto il “pezzo” di razzo ritorna alla base, ma in ogni caso il volo è riuscito. Nel corso della missione, che è durata in totale poco più di un’ora, sono stati portati a termine anche altri importanti obiettivi, come l’accensione di uno dei sei motori di Starship di SpaceX a 37 minuti dal lancio per verificare un’operazione che sarà fondamentale per i voli che si terranno nel futuro prossimo.
STARSHIP SPACEX, MISSIONE RIUSCITA PER IL RAZZO DI ELON MUSK
Inoltre, nel corso della discesa dopo essere salito a 192 chilometri di altezza, il razzo è stato fatto rientrare con un angolo maggiore rispetto al passato di modo da sottoporre il velivolo ad uno stress superiore, verificandone quindi la sua robustezza. Per il Corriere della Sera è stato proprio questo il momento più difficile per Starship, superato egregiamente visto che, vi era il serio rischio che potesse esplodere se qualcosa fosse andato storto.
Curioso come a bordo dell’astronave vi fosse una banana legata ad un filo, ennesimo “colpo di teatro” di Musk che nel frattempo stava assistendo al lancio dalla base, in compagnia del presidente Donald Trump. “È emozionante vedere il motore Raptor riavviarsi nello spazio: un progresso importante verso il volo orbitale. Il successo di Starship è il successo di Artemis. Insieme, riporteremo l’umanità sulla Luna e punteremo gli occhi su Marte”, è stato il commento via X di Bill Nelson, amministratore delegato della Nasa, dopo il lancio spaziale.