Stash, frontman dei The Kolors: dal trionfo ad Amici al rapporto con il successo
L’estate è da sempre terreno di conquista per i principali volti della scena musicale italiana; ogni anno si profila quasi una gara a chi sforna il tormentone più magnetico possibile. Tra i tanti pezzi che hanno colorato la bella stagione, da fine maggio domina le classifiche – al netto di record tra streaming, vendite e diffusione in radio – “Italodisco”, l’ultimo singolo dei The Kolors. Per celebrare il clamoroso successo del brano, Antonio “Stash” Fiordispino – frontman della band – si è concesso un’intervista per Il Messaggero.
“Se davvero non mi aspettavo il successo? Lo assicuro, no. Ancora oggi mi imbarazzano i complimenti”, inizia così Stash, che dal trionfo ad Amici di Maria De Filippi nel 2015 quasi fatica ancora a credere di essere riuscito con i The Kolors a scrivere pagine indelebili per la musica italiana. “Il testo di Italodisco scritto da Davide Petrella? Siamo entrambi di Napoli, la canzone è nata al bar in un quarto d’ora, davanti allo studio. Ci conosciamo da una vita. Era ottobre 2022, ci siamo incontrati per una session spontanea, un flusso di coscienza in studio… A un certo punto gli ho detto: ‘Questo tatuaggio non mi piace più’, e lui lo ha messo nel pezzo”.
The Kolors, Stash: gli aneddoti su “Italodisco” e la crescita grazie alle esperienze negative del passato
Nel prosieguo dell’intervista, Stash – frontman dei The Kolors – chiarisce una citazione presente all’interno della canzone che fa riferimento ad una possibile apertura del concerto dei Coldplay. “Se mi è stato proposto davvero? No, in quei giorni aprirono le prevendite a Napoli e molti amici ci scrivevano per trovare i biglietti. E io a Davide: ‘Ma ti immagini suonare prima dei Coldplay?’, e finisce nella canzone”. Nel merito della classica etichetta di “tormentone” che spesso viene utilizzata per i brani più in voga nel periodo estivo, il cantante ha spiegato: “Per me è una vittoria vedere migliaia di persone ai concerti che cantano un mio pezzo”.
Avviandosi verso la fine dell’intervista rilasciata per Il Messaggero, Stash ha raccontato: “Cosa ho imparato dalle fasi ‘No’? Ringrazio i singoli andati male perchè mi hanno fatto riflettere sui miei obiettivi… Cosa mi ha aiutato? Oltre alla mia compagna Giulia, che mi aiuta a riflettere, è stato fondamentale essere parte di una vera band; il confronto genuino non ha prezzo”. In conclusione, il frontman dei The Kolors ha aggiunto qualche piccola curiosità. “In macchina cosa ascolto? I Pink Floyd e Michael Jackson. I neomelodici? Raccontano una Napoli diversa dalla nostra, ma mi ricordano anche le vacanze con gli amici; in cui dovevi per forza conoscere certe canzoni. E’ divertente cantarle, è il nostro soul”.