A Domenica In, un breve filmato ripercorre l’avventura di Stash e i The Kolors a Sanremo. La band ha infatti partecipato alla kermesse nel 2018, con il brano “Frida (mai, mai, mai)”: “non l’ho dimenticato, però rivedere le immagini – spiega Stash – è sempre bello, perché quel palco lì è una cosa imbarazzante per quanto è potente, ti si asciuga la bocca, però la nostra canzone era anti ansia, partiva con i tamburi, quindi ci aveva dato la possibilità di andare lì a divertirsi”. Il cantante ha avuto inoltre modo di parlare del suo rapporto con i social e con i fan: “quelle che sono lì per avere visibilità e cercano di avvicinarti per avere visibilità, le sgami a chilometri di distanza – assicura Stash nel salotto di Mara Venier – Una ragazza deve essere vera, deve essere affascinata più da Antonio (il suo vero nome, ndr), che da Stash”. Il cantante, inoltre, è rimasto vittima di uno dei siparietti involontari portati in scena da “zia Mara”, particolarmente attratta dalla rigidità del suo ciuffo: “come fa a rimanere così duro qua, che ci metti?”, ha detto la conduttrice; “lacca al piombo”, ha risposto lui. “Ma che lacca è? Non si può dire?”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Stash: “Ringrazio Maria De Filippi”
Stash apre il suo intervento a Domenica In parlando dell’uomo che più di tutti ha contribuito al suo successo, suo padre. Un breve filmato mostra le immagini del cantante prima del suo esordio nel mondo della musica, nel quale non mancano le parole di suo padre: “mi fa un p’ effetto vedere papa, perché lui sta sempre dietro da quando ho iniziato a fare questo percorso”, spiega Stash nel salotto di Mara Venier. “Ha fatto un passettino indietro, per me è stato un bel gesto da parte sua e anche artisticamente non mi ha mai influenzato”. Proprio grazie a suo padre, però, Stash ha avuto la possibilità di crescere in un ambiente ricco di strumenti musicali e di contaminazioni, anche se il suo stile si discosta di molto da quello di suo padre: “lui scrive totalmente diverso da me come scrittura – spiega il cantante nel salotto di Mara Venier – come impostazioni, è piuttosto rockettaro perché viene dagli anni ’70”. Il merito del suo successo, però è di Maria De Filippi, che ha fatto tanto per lui fuori e dentro Amici: “devo ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me anche dopo, è stata la prima a credere in me”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Stash: “Elodie è fantastica…”
Stash dei The Kolors è uno degli ospiti della nuova puntata di “Domenica In“, il programma di successo condotto da Mara Venier su Rai1. Il vincitore di Amici di Maria De Filippi è reduce da un’estate col botto grazie al singolo “Pensare Male” in coppia con Elodie, un’esperienza che la band ha raccontato così ai microfoni di Radio Italia: “Elodie è fantastica, bellissima e in qeusto pezzo è stata veramente sexy anche nella scrittura. Insieme a Davide Petrella, ci siamo concentrati molto sulla sua parte sensuale, anche vocalmente. L’abbiamo vista subito come una sorella”. Dopo la collaborazione con Elodie, Stash ha registrato un nuovo brano con il rapper Guè Pequeno. Si tratta di “Los Angeles”, una canzone nata dalla chitarra del padre. A raccontarlo è stato proprio il bandleader dei The Kolors a Radio Italia: “sì, anche ‘Pensare male’ è nato da un riff simile, realizzato sempre con quella chitarra del ’79 ereditata. Poi abbiamo dedicato l’intero progetto, nelle grafiche e nel racconto, a un nostro amico che è venuto a mancare il giorno d’uscita di ‘Pensare male’. È stato un brutto colpo per noi, era una persona importante”.
Stash dei The Kolors: “è stato incredibile lavorare con Guè Pequeno”
L’ultimo singolo, in ordine di tempo, pubblicato da Stash dei The Kolors è “Los Angeles”, la canzone che vede la band collaborare con il rapper Guè Pequeno. Una scelta azzeccata considerando il successo riscontrato dal brano tra i più trasmessi dalle radio. Una collaborazione che la band ha raccontato così: “ci siamo trovati bene umanamente con lui. Quando abbiamo avuto modo di lavorare insieme, ci siamo resi conto che è un grande, un professionista, un signore in tutto”. Stash si lascia andare poi ad una serie di complimenti verso Guè: ” ci ha stupiti, è preciso in tutto. Noi gli abbiamo dato diversi elementi musicali che riprendono gli anni ’70 e ’80: volevamo un po’ il Guè di questo periodo, ma lo seguiamo da tanto tempo. Quindi, ci sarebbe piaciuto anche avere qualcosa alla “Eravamo re”, che forse è il nostro brano preferito di Guè Pequeno. E lui è stato impeccabile”. Dopo queste due collaborazioni però la band punta in alto e non nasconde il desiderio di voler collaborare con Alex Turner degli Arctic Monkeys.
Stash e il rapporto con il padre: “Mio padre è contentissimo dei The Kolors”
La vittoria ad Amici fino alla consacrazione nazionale. La vita di Stash e dei The Kolors è letteralmente cambiata, ma dopo un periodo di boom la band si è trovata a fare i conti con l’immancabile momento “down”. Per fortuna però la band ha saputo reinventarsi lasciando (per il momento) la musica inglese e spaziando cantando in italiano. Una scelta che Stash ha fatto trovando il consenso anche del padre come ha raccontato a Vanity Fair: “mi ha fornito l’ispirazione senza mai contaminare il mio percorso artistico. Mio padre è molto diverso da me, ma mai una volta ha cercato di influenzarmi. Al contrario, mi ha sempre incentivato a coltivare e nutrire la mia identità: ad essere Stash, non: il figlio di”. Un rapporto bellissimo quello tra il cantante dei The Kolors e il papà su cui ha detto: “mio padre è contentissimo della nuova piega che i The Kolors hanno preso. Ritrova nella nostra musica suoni che ricorda bene. A volte, mi sorprendo a chiedergli una mano. Per me, mio padre non è un chitarrista, è il chitarrista. E, adesso, con una direzione chiara in testa non ho timore di ricevere consigli”. Riguardo al futuro, Stash è pronto a sperimentare e provare di tutto in campo artistico: “sono io, oggi. Sono pronto a mettermi alla prova su tutto, sono pronto a cambiare convinzioni che, un tempo, erano radicate nella mia testa”.