Rinnovo contratti statali, pronta la bozza con le nuove condizioni che riguardano i contratti delle Funzioni Centrali. Il quotidiano Il Messaggero ha anticipato, poco prima della discussione in riunione con i sindacati che anticiperà la possibile firma a breve, le principali novità inserite nel documento. Tra le principali ci sarà la possibilità di lavorare scegliendo la settimana corta lavorando solo 4 giorni a patto di distribuire le stesse 36 ore previste. Una rivoluzione in termini contrattuali che introdurrebbe il test di questa modalità operativa, che da tempo viene reclamata dai rappresentanti sindacali al fine di ottimizzare la gestione del tempo tra vita privata e lavoro.
La misura sarà destinata ai lavoratori della pubblica amministrazione nell’ambito degli pubblici di tipo fiscale, ministeriale ed economico come Inps ed Inail. Per le stesse categorie potrebbe essere esteso il diritto ai buoni pasto anche per chi è in smart working, che però resta una ipotesi realizzabile solo se il Ministero troverà i fondi necessari alla copertura.
Statali, pronta bozza del rinnovo contratti: aumento stipendi e settimana corta di 4 giorni per le Funzioni Centrali
Il rinnovo del contratto degli statali, oltre alla settimana corta di 4 giorni, che rappresenterà una novità assoluta per il comparto pubblico in Italia, prevede anche il consueto aumento degli stipendi, stabilito nel nuovo contratto in seguito all’accordo tra governo e sindacati. In base all’ultima bozza, gli interventi economici riguarderanno maggiorazioni salariali in tabella che vanno da 121,4 a 193,9 euro in più al mese a seconda delle categorie. Il minimo sarà riservato agli assistenti e il massimo ai dipendenti che svolgono lavori ad elevata professionalità.
Nel mezzo ci saranno aumenti per tutti gli altri inquadramenti come operatori di sportello, funzionari locali e centrali e impiegati nell’ambito dell’istruzione e della ricerca. Saranno poi concessi avanzamenti di carriera per titolo di studio, e arretrati per un importo lordo di circa mille euro. La bozza dei rinnovi potrebbe essere firmata presto anche se per raggiungere un accordo occorrerà concludere la trattativa con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che su alcuni temi proposti sono attualmente rimasti divisi.