Il premier Giuseppe Conte ha aperto gli Stati generali dell’economia a Villa Pamphilj. Un evento a “porte chiuse”, visto che ha tenuto fuori i giornalisti. Le dichiarazioni sono, dunque, quelle che trapelano. «Stiamo vivendo uno shock senza precedenti, con costi umani, sociali ed economici molto alti», ha dichiarato ad esempio il presidente del Consiglio, come riportato da Askanews. Inoltre, si è detto d’accordo con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen riguardo un concetto: «Non possiamo permetterci di ritornare allo status quo precedente a questa crisi». Conte ha poi parlato del progetto per uscire dalla crisi: deve essere basato su modernizzazione, transizione ecologica, inclusione sociale, territoriale e di genere. David Sassoli, presidente del Parlamento Ue, ha invece parlato di una sfida che rappresenta «una grande opportunità per l’Italia», ma ha incalzato il governo ad agire rapidamente con riforme strutturali, interventi diretti alle persone e semplificazione. Il presidente del Consiglio ha poi parlato del Next Generation Ue: «Le risorse e l’allocazione del Recovery Fund a favore del quale l’Italia ha combattuto con forza e determinazione, giocheranno un ruolo fondamentale per la ripartenza dell’economia europea e per la difesa delle catene del valore, che costituiscono l’ossatura del mercato unico». Conte ha quindi concluso sui progetti concreti che usciranno dagli Stati generali dell’economia: «Perché non intendiamo disperdere in mille rivoli poco producenti le risorse che anche a livello europeo riusciremo a conseguire». (agg. di Silvana Palazzo)
STATI GENERALI ECONOMIA, L’APERTURA DI CONTE
Hanno avuto ufficialmente inizio gli Stati Generali dell’Economia indetti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier, nel suo indirizzo di saluto in apertura, come riportato da Adnkronos, ha difeso la scelta – criticata dalle opposizione – di discutere del rilancio del Paese a Villa Pamphilj anziché a Palazzo Chigi o in Parlamento. Conte ha infatti dichiarato: “Nell’ambito di questo progetto rientra anche l’investimento nella “bellezza” del nostro Paese. La scelta di questa location che è apparsa a qualcuno inusuale, del Casino del Bel Respiro del parco di Villa Pamphilj, è proprio un omaggio alla bellezza italiana. Nel momento in cui progettiamo il rilancio dobbiamo far in modo che il mondo intero possa avere concentrata la sua attenzione sulla bellezza del nostro paese“. Intanto, tra i primi interventi significativi, quello di Ursula Von der Leyen in videocollegamento. La presidente della Commissione Europea, parlando in italiano, ha detto: “L’Europa s’è desta“, rimarcando come il piano “Next Generation UE” rappresenti “un’alleanza tra generazioni, un’opportunità unica per l’Italia“. (agg. di Dario D’Angelo)
STATI GENERALI GOVERNO CONTE: IL PROGRAMMA
Cominceranno ufficialmente fra meno di un’ora gli Stati Generali presso villa Pamphili in Roma. Il taglio del nastro avverrà alle ore 10:20 quando il presidente del consiglio Giuseppe Conte, terrà il discorso di apertura dell’evento. A seguire toccherà al connazionale David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, dopo di che, indicativamente attorno alle ore 11:00, parola alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che lascerà il posto poi alle 11:30 all’altro nostro connazionale, Paolo Gentiloni, Commissario europeo all’Economia. Alle 12:00 toccherà invece a Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, anche se la sua presenza non è stata ancora confermata e non è da escludere che intervenga in videoconferenza. Alle 12:30 sarà quindi la volta di Charle Michel, Presidente del Consiglio Europeo, che chiuderà la mattinata. I vari invitati si recheranno quindi nella sala del pranzo, dopo di che i lavori riprenderanno alle 14:30, e a prendere la parola sarà il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. A seguire altri interventi fino alle ore 16:30 quando si terrà poi l’appuntamento conclusivo della giornata, il Panel ‘Policy in the Post-Covid world: challenges and opportunities’. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STATI GENERALI GOVERNO CONTE, DIRETTA, ATTESI SASSOLI, GENTILONI E VON DER LEYEN
Prendono il via oggi dalla splendida cornice di Villa Pamphili in Roma, gli Stati Generali, una serie di incontri che andranno avanti per giorni, con l’argomento “economia” nel cuore del dibattito. Si parte con il botto, visto che nelle prossime ore è atteso il discorso del presidente del consiglio Giuseppe Conte che ha già anticipato di cosa parlerà: «È il momento delle azioni concrete e degli interventi urgenti per migliorare il Paese», quanto scritto ieri su Facebook dal premier, che poi ha promesso di «sbloccare i cantieri già in estate, 120 miliardi di opere da accelerare e realizzare», nonché «l’Alta velocità in tutta Italia, soprattutto al Sud», un progetto «Impresa 4.0 Plus», una «rete nazionale unica in fibra ottica», l’eliminazione del contante e molto altro ancora. Obiettivo, rassicurare i partner dell’Unione Europea, e nel contempo, evitare sorprese per quanto riguarda il Recovery Fund, in vista della trattativa prevista la prossima settimana al Consiglio europeo. Dopo Conte parleranno i massimi esponenti dell’Ue, a cominciare da David Sassoli, presidente dell’europarlamento, quindi Paolo Gentiloni, commissario, la presidente von Der Leyen, Christin Lagare, numero uno della Bce, e il governatore della Banca d’Italia Visco. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STATI GENERALI GOVERNO CONTE: DIRETTA E PROGRAMMA
Si aprono oggi ufficialmente nella cornice di Villa Pamphili a Roma gli Stati Generali dell’economia, convocati dal Premier Giuseppe Conte per sentire varie voci eminenti sul tema unico “Progettiamo il rilancio”: dal Recovery Plan ai prossimi decreti, dal piano per uscire dalla crisi economica fino agli step validi per poter “spendere” i fondi europei per una “rivoluzione di sistema” attesa dall’Italia ormai da anni. Dopo le polemiche per un appuntamento deciso fortemente dal Governo (e inizialmente non “sposato” né dal Pd né dal M5s) e dopo il rifiuto del Centrodestra di partecipare alla kermesse al via oggi sabato 13 giugno, sono gli ospiti internazionali a cominciare il giro di danze del Presidente del Consiglio con il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: i vertici di Bce, Commissione Ue, Ocse e Fmi, tra presenze fisiche e videoconferenze hanno confermato l’invito del Governo Conte per dare un contributo ragionato al piano di rilancio dell’Italia dopo l’emergenza Covid-19.
Da lunedì sarà poi il momento delle parti sociali e produttive del Paese, anticipate dalla task force di Vittorio Colao che presenterà ufficialmente il suo “piano per il rilancio” compiuto nelle scorse settimane. Non pochi i dubbi su questa “doppia” modalità di comporre un “Recovery Plan”, come riferito dal giudice emerito Consulta Sabino Cassese: «che senso hanno gli Stati Generali se c’è già il piano di Colao?». In attesa di capire come si evolveranno i prossimi giorni e quali proposte verranno partorite dal Governo in vista dei prossimi decreti, sarà possibile seguire la prima giornata con la consueta diretta testuale sul Sussidiario.net oltre alle dirette tv dei principali network nazionali.
PERCHÈ GLI STATI GENERALI?
«Dobbiamo programmare un rilancio del Paese con riforme di ampio respiro da cui nascera’ poi il contenuto del Recovery plan nazionale: progetti d’investimento che chiederemo all’Europa di finanziare con il Recovery Fund», lo ha spiegato ieri il Premier Conte nel presentare gli Stati Generali dell’economia in partenza oggi a Villa Pamphili. Un’occasione unica, rilancia il Capo del Governo per anticipare piani e progetti in vista del Recovery di settembre: «non possiamo ridurci all’ultimo per non perdere i fondi europei: se non ci mettiamo subito all’opera rischiamo di compilare un po’ di documenti all’ultimo senza una reale prospettiva di tradursi in investimenti finanziati con fondi europei. vogliamo condividere con le parti sociali e le forze migliori del Paese. Abbiamo una grande responsabilità che non sarà offerta ad altri governi».
Nel giro di interviste rilasciate nelle scorse ore dal Premier Conte, si specifica il perché di una scelta del genere da molti vista come una “passerella” che fa perdere tempo prezioso per gli interventi urgenti da lanciare in questi giorni: «Stati Generali per arrivare a uno sforzo collettivo di condivisione che servirà anche ai governi successivi. Un piano che avrà una forza incredibile, che sarà più ampio di quello che presenteremo alla Ue e che certamente farà suoi tanti spunti contenuti nelle proposte della task force di Colao, che ha fatto un grandissimo lavoro». In merito alla non partecipazione del Centrodestra – motivata da Salvini-Meloni-Tajani per non voler esserci alla «passerella delle star, se vogliono confrontarci con noi il Parlamento è il luogo più ideale» – Conte conclude «occasione perduta, però all’esito del confronto con le parti sociali, tornerò a proporre un incontro confidando che abbiano maturato una posizione diversa».
IL PROGRAMMA DI GIORNATA
Ma veniamo agli ospiti che oggi si alterneranno nella lunga giornata di Stati Generali nella sede di rappresentanza del Governo italiano: si apre con i “big” europei David Sassoli (Presidente del Parlamento Europeo) e Paolo Gentiloni, Commissario agli Affari Economici Ue, mentre in videoconferenza alle ore 12 è previsto l’intervento della Presidente Bce Christine Lagarde. Nella medesima modalità incontrerà il Premier Conte anche la n.1 della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, la direttrice del Fondo monetario nternazionale (Fmi) Kristalina Gheorghieva e anche il segretario dell’Ocse Gurria. Voci di stampa danno per certa anche la presenza di Mario Draghi, ex Presidente della Banca Centrale Europea ma al momento il programma non è ancora stato ufficializzato: nel pomeriggio di oggi Stati Generali dedicati a un dibattito con gli economisti francesi Esther Duflo (premio Nobel 2019) e Olivier Jean Blanchard, moderato da Raffaella Sadun, professoressa di Business Administration in the Strategy Unit all’università di Harvard. Lunedì sarà invece il momento di Colao e dei responsabili esperti della sua task force: seguiranno i sindacati, Confindustria, Confartigianato e l’intera filiera delle imprese.