«L’Italia può ripartire ponendo le imprese e il lavoro al centro degli investimenti da realizzare usando tutte le risorse europee», lo ha spiegato agli Stati generali il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti facendo “suo” il messaggio dato da Vittorio Colao nell’ultima intervista al Sole 24 ore. Il tutto dopo l’ammissione dello stesso Presidente del Consiglio Conte in merito agli effetti della crisi che ancora dovranno apparire all’orizzonte di settembre. «Dobbiamo utilizzare tutte le risorse europee, senza preconcetti, per realizzare le riforme necessarie, da un lato, a recuperare ritardi, inefficienze e diseconomie esterne alle imprese e, dall’altro, a valorizzare il nostro tessuto produttivo, di cui la piccola impresa di territorio il punto di forza, modello capace di coniugare la sostenibilità ambientale, economica e sociale e che ci ha permesso di rimanere il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di punta del made in Italy, dall’agroalimentare alla moda, dal legno-arredo alle meccanica. A questo proposito va colta l’occasione per consolidare e irrobustire le nostre imprese con una nuova Legge quadro dell’artigianato che si ispiri al modello europeo», propone Confartigianato oltre a sottolineare la necessità di efficientare la burocrazia.
«Le riforme finora proposte – ha concluso Merletti – non hanno avuto successo perchè vincolate a tre condizioni: invarianza delle procedure, costo zero, invarianza delle competenze dei diversi soggetti istituzionali ai diversi livelli di governo. Così non si può fare». Il Capo del Governo intanto tra gli ultimi colloqui di giornata e la serata di oggi dovrà preparare l’intervento alle Camere di domani mattina in vista del prossimo Consiglio Europeo “informale” di venerdì.
#ProgettiamoIlRilancio, questa mattina sono ripartiti i confronti del Governo con le sigle che rappresentano il tessuto produttivo del nostro Paese: artigiani, commercianti, esercenti, piccole e medie imprese.
Qui il programma della giornata: https://t.co/GKA8ExkmHv pic.twitter.com/pCFRrbPgCx— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) June 16, 2020
CONTE “RIPARTIRE DAL CASHLESS ‘SOFT’”. SOUMAHORO SI INCATENA A VILLA PAMPHILIJ
Dal Recovery Italia fino alla digitalizzazione, il messaggio di Conte nella terza giornata degli Srati generali è netto: «La transizione verso il cashless, con una riduzione significativa del contante e l’emersione del sommerso, deve essere dolce, fair, gentile, senza imposizioni o penalizzazioni per chi non vuole conformarsi all’uso della moneta digitale», ha spiegato il Presidente del Consiglio intervenendo nel corso dei tavoli con Abi e imprese a Villa Doria Pamphilj. «Non possiamo digitalizzare il Paese se rimarrà consistente l’economia sommersa. È questo il vero problema», ha sottolineato ancora Conte secondo quanto riportato da Tg Com24, non prima di aggiungere «è chiaro che se noi andiamo a modernizzare il Paese per renderlo più avanzato, per farlo correre con la crescita del Pil, per non avere più una sofferenza congenita nella produttività e nel prodotto interno lordo non potremo mai raggiungere questo risultato perché potremo digitalizzare quel che vogliamo ma una grande percentuale dell’economia del Paese rimarrà sottratta alla digitalizzazione».
Fuoriprogramma invece al di fuori della Villa di Roma dove si tengono gli Stati generali del Governo, con l’attivista e sindacalista per i braccianti di colore Aboubakar Soumahoro che si è incatenato per protesta: «Oggi, inizio lo sciopero della fame e mi incateno qui a Villa Pamphili dove si stanno tenendo gli Stati Generali, finché il governo non ascolterà il grido di dolore di noi invisibili e di tutti gli esclusi», scrive l’attivista sui social che chiede tre punti chiari, «(1) Riforma della filiera agricola; (2) Varo di un Piano Nazionale Emergenza Lavoro; (3) Cambio delle politiche migratorie».
CONTE “RECOVERY ITALIA A SETTEMBRE”
«Siamo consapevoli che gli effetti della crisi devono ancora dispiegarsi», avrebbe detto stamattina il Premier Conte nell’aprire la terza giornata di colloqui agli Stati generali di Villa Doria Pamphilj secondo fonti qualificate di Governo riportate dalla Rai. Dopo l’intensa giornata di ieri, il programma di oggi prevede la presenza nei tavoli con imprese, Abi e coop dei Ministri Patuanelli, Boccia, De Micheli, D’Incà e Bonetti: «Non possiamo escludere altri interventi” per fronteggiare la crisi; abbiamo messo in campo risorse senza precedenti. In Europa siamo il secondo Paese per risorse mobilitate», ha proseguito il Presidente del Consiglio annunciando poi per il mese di settembre la presentazione del Recovery Italia all’Europa. Ci saranno «una serie di progetti specifici, anche sulla base delle risorse che verranno stanziate dal Recovery Fund europeo», conclude Conte.
In attesa di un’evoluzione sul piano del dialogo tra Governo e opposizione dopo il nuovo invito formulato ieri dal Capo dell’esecutivo per l’immediato post-Stati generali, Silvio Berlusconi replica a distanza «Al principio ero disposto anche a considerare l’idea di partecipare agli Stati generali voluti da Giuseppe Conte. Ho rinunciato quando ho visto di cosa si trattava in concreto: non un tavolo di lavoro comune, ma una passerella mediatica. Noi siamo sempre disposti a collaborare, mentre il governo ritiene di essere autosufficiente».
TERZA GIORNATA AGLI STATI GENERALI
Terza giornata di consultazioni per gli Stati generali dell’economia che si tengono a Roma presso Villa Doria Pamphili. Proseguono gli incontri voluti dal Premier Giuseppe Conte per lavorare a “Progettiamo il Rilancio“, il piano per rilanciare l’Italia dalla crisi economica causata dall’emergenza coronavirus. Si tratta di un evento a cui il presidente del Consiglio tiene molto, come ha ribadito ieri in conferenza stampa. «Questa non è una passerella, ma un confronto su progetti specifici». E infatti sta prendendo forma un piano per una nuova politica economica. Ieri ha presentato i sindacati e le forze sociali un documento che tocca diversi temi – sviluppo digitale e infrastrutture, ambiente e sostenibilità, sostegno alle filiere produttive e pubblica amministrazione, lavoro e imprese – che saranno affrontati anche oggi, martedì 16 giugno 2020, con gli ospiti attesi a Villa Pamphili. In questo documento c’è una nuova visione su cui il presidente del Consiglio intende sondare la disponibilità di tutte le parti in causa. Il brainstorming, dunque, andrà avanti fino a domani, quando poi Conte dovrà tirare le somme per verificare su quale potenza di fuoco potrà contare per il suo piano.
STATI GENERALI, GLI OSPITI DI OGGI
Ad aprire la terza giornata di Stati Generali alle ore 9 Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Confartigianato e Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa. Quest’ultima ha anticipato alla vigilia che oggi illustrerà una serie di proposte, tra cui misure a costo zero come meno burocrazia e semplificazioni normative, oltre a un piano di investimenti per sviluppare infrastrutture materiali e immateriali, sblocco opere pubbliche, più digitale e innovazione. Alle 12.30 è previsto invece il confronto con Federterziario, Cncc, il Consiglio nazionale dei centri commerciali, e Assoeventi. Dopo la pausa pranzo, alle 15 intervengono UeCoop – Unione europea delle cooperative e Alleanza delle cooperative italiane. Prevista poi un’altra pausa, dopo la quale ci sarà un confronto con Abi (Associazione bancaria italiana), Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), Assogestioni e Federcasse. Dopo essersi confrontato con i sindacati, il Premier Giuseppe Conte incontra oggi le associazioni di imprese e coop.
STATI GENERALI, IERI CONFRONTO CON SINDACATI
Ieri il Premier Giuseppe Conte, nel corso della seconda giornata degli Stati generali dell’economia, ha sottolineato ai sindacati l’intenzione del Governo di garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori e per tutto il tempo che sarà necessario. E ha annunciato un decreto legge grazie a cui le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di Cig potranno richiedere da subito ulteriori 4 settimane. L’aspetto più rilevante che ha sottolineato è che si sta lavorando ad un meccanismo «nuovo e molto più veloce». Ieri con i sindacati ha infatti affrontato il tema della riforma degli ammortizzatori sociali. «Abbiamo già in cantiere progetti specifici come la riforma e la semplificazione degli ammortizzatori sociali, la rimodulazione in chiave di politica attiva degli strumenti di sostegno, il rinnovo della disciplina della Naspi», ha dichiarato Conte, come riportato dal Corriere della Sera.
Sono tre le missioni fondamentali sul lavoro secondo il presidente del Consiglio: sostegno alle transizioni occupazionali, tutela del reddito dei lavoratori e la promozione della qualità del lavoro. Per la tutela del reddito dei lavoratori si pensa a diversi progetti: Conte ha parlato di istituzione di un salario minimo nel Paese, la lotta senza quartiere alla contrattazione pirata, la detassazione dei rinnovi contrattuali, la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, contrasto al caporalato e al lavoro nero, incentivazione del welfare contrattuale. A proposito invece della qualità del lavoro, il Governo punta a misure che rimodulino l’orario di lavoro, anche in vista di un ricorso insistito allo smart working. «Dovremo poi promuovere il ricorso ai contratti di espansione e alla staffetta generazionale, favorire in ogni modo l’inserimento lavorativo dei giovani, contrastare il ricorso al part-time involontario che frustra le aspirazioni e gli standard di vita, modulando anche i contratti di lavoro al fine di eliminare le fattispecie più precarie», ha concluso.