Si è chiusa la votazione su Rousseau per i 30 partecipanti al dibattito finale degli Stati Generali: dalla lista mancano Beppe Grillo, Alfonso Bonafede, Vito Crimi e Davide Casaleggio, mentre si confermano Di Maio, Di Battista e Fico. Se però per il fondatore, il Ministro della Giustizia e il capo politico ad interim ci sarà la possibilità di un breve intervento all’inizio del “congresso” M5s, per Casaleggio non vi sarà neanche la partecipazione, ormai in rottura totale con quasi tutte le anime del Movimento. Sono stati 26.365 gli iscritti a Rousseau che hanno partecipato al voto esprimendo un totale di 57.172 preferenze (che però verranno rese note solo dopo l’assemblea di domenica e l’elezione del nuovo organo direttivo M5s): ecco qui sotto i 30 nomi dei candidati che potranno intervenire al dibattito pubblico in video streaming, con un breve intervento finale per i saluti dal Premier Giuseppe Conte. In ordine alfabetico, ecco i 30 partecipanti al dibattito del 15 novembre: Lucia Azzolina, Paolo Bernini, Matteo Brambilla, Stefano Buffagni, Alessandro Caramiello, Gianluca Corrado, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Paolo Ferrara, Roberto Ferrara, Roberto Fico, Barbara Floridia, Luigi Gallo, Alessandra Gianotti, Dino Giarrusso, Giulia Grillo, Michele Gubitosa, Luigi Iovino, Antonella Laricchia, Elena Mazzoni, Crescenzo Muto, Vincenzo Presutto, Andrea Quartini, Paola Taverna, Angelo Tofalo, Danilo Toninelli, Daniele Torto, Elisabetta Trenta, Antonio Trevisi.



IL VOTO SU ROUSSEAU

È in corso da ieri – e si conclude oggi – il voto per i prossimi Stati Generali M5s da tenersi domenica prossima 15 novembre: dopo le prime fasi delle scorse settimane e con la presentazione delle candidature per guidare la nuova fase del Movimento, tra ieri e oggi si decide chi potrà partecipare al dibattito pubblico finale di domenica. È in corso dunque la votazione sulla piattaforma Rousseau (qui il link diretto) che verrà conclusa alle ore 12 per tutti gli iscritti del Movimento 5 Stelle: i candidati definitivi sono 978 e sono esposti su un’unica base nazionale così come previsto dai requisiti del Regolamento degli Stati Generali. In mille quasi candidati per 30 posti “finali” pronti a sfidarsi nel dibattito di domenica dal quale dovrebbe uscire il nuovo capo politico – o il nuovo “pool” alla guida del Movimento 5Stelle. Nel regolamento pubblicato dal Blog delle Stelle si spiega come  I 30 candidati più votati parteciperanno al dibattito pubblico degli Stati Generali. Nel caso più candidati avessero ottenuto il medesimo numero di voti, «verrà preferito il candidato che ha ricevuto l’ultimo voto per primo e qualora vi fossero candidati che non hanno ricevuto alcuna preferenza, nel risultato finale della votazione, saranno elencati in ordine alfabetico».



STATI GENERALI, GLI APPELLI DEI “BIG” M5S

Per decisione del capo politico attuale, Vito Crimi, i risultati dei trenta candidati ammessi alla fase finale degli Stati Generali M5s vedranno la pubblicazione dei 30 nomi in ordine alfabetico e senza l’indicazione delle preferenze. Il tutto verrà reso noto dopo le ore 15 di giovedì 12 novembre 2020: per sapere però il numero dei voti e di preferenze bisognerà attendere solo dopo l’elezione dell’organo di direzione del Movimento domenica sera, a quel punto «saranno resi noti tutti i risultati della votazione, che sino ad allora saranno depositati e custoditi presso due notai». «E’ un momento importante per la nostra comunità e invito tutti voi a partecipare», scriveva ieri sui social l’ex capo politico Luigi Di Maio che si “ricandida” alla guida dei grillini, «Io come sempre mi metto in gioco, ci metto la faccia. L’ho dimostrato anche al referendum sul taglio dei parlamentari. Mai mollare». Chi invece non parteciperà agli Stati Generali è il figlio del fondatore, nonché responsabile della piattaforma Rousseau, Davide Casaleggio in completa rotta con i vertici e neanche si è iscritto tra i 1000 “delegati” atti ad intervenire domenica. È invece previsto un intervento di Beppe Grillo nell’assemblea “elettiva” finale del 15 novembre, con l’ex Ministro Danilo Toninelli che sottolinea «Gli Stati Generali del M5S sono un esempio di partecipazione. Tutti hanno potuto dare il proprio contributo. Alla pari. Senza gerarchie. Questo ha permesso di far riesplodere quell’entusiasmo mai sopito di chi ama il progetto e i valori del M5S più del proprio ego. Ma l’ego c’è anche nella nostra famiglia. Lo si vede in chi sta auto promuovendo se stesso per il voto di oggi e domani. Ma noi dobbiamo volare alto. Siamo una rivoluzione culturale che deve avere alla base l’altruismo. Beppe e Gianroberto ci hanno insegnato questo. Hanno creato uno straordinario progetto che dava e dà speranza e hanno deciso di donarlo a tutti coloro che volevano e potevano coglierlo. Non smettiamo di sbattere le ali rischiando di scendere in basso fino a strisciare come gli altri».

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