Già dagli inizi di dicembre, gli Stati Uniti hanno iniziato a spedire in Ucraina armi e attrezzature necessari per il combattimento. A riportare la notizia è il Washington Post, che cita alcuni documenti riservati, contenenti l’elenco delle consegne effettuate. Nell’ultima settimana, spiega il quotidiano statunitense, le consegne sono aumentate e per la prima volta includono anche i missili Stinger. Le forniture, però, sono cominciate già da inizio dicembre.



Il New York Times spiega come gli Stati Uniti abbiano consegnato circa il 70% delle armi previste dal piano: il pacchetto approvato da Biden include un aiuto da 350 milioni di dollari per l’Ucraina. Le armi sono arrivate prima in Polonia e in Romania e poi sono state spedite, via terra, nell’Ucraina occidentale. Una volta giunte in Ucraina, sono state distribuite su tutto il territorio.  Le forniture sono iniziate dunque già tre mesi prima dello scoppio del conflitto che ha portato la Russia ad invadere l’Ucraina, e gli ucraini stessi a difendersi dagli attacchi.



Stati Uniti, armi all’Ucraina da inizio dicembre

Come rivelano i documenti, le armi sono state inviate dagli Stati Uniti all’Ucraina già da inizio dicembre. L’operazione sarebbe stata condotta  e supervisionata dal capo di stato maggiore congiunto delle forze armate Usa, Mark Milley, che ha ispezionato il di trasferimento delle armi. Sarebbe stato proprio nel corso di una visita a sorpresa, che Milley ha incontrato le truppe e il personale – proveniente da 22 Paesi – che lavora per scaricare le armi e trasferirle via terra alle forze ucraine.

Sono almeno venti i Paesi dell’Unione europea che stanno inviando materiale di armamento bellico in Ucraina, per permettere alle Forze armate di difendersi dall’attacco russo. Tra questi c’è l’Italia. Contributi militari arrivano, come abbiamo visto, anche dagli americani, dal Regno Unito, dal Canada e dall’Australia. Alessandro Minuto Rizzo, segretario aggiunto della Nato, ha spiegato a Il Sole 24 Ore: “A ben vedere c’è una differenza di fondo tra le decisioni dei singoli Governi di inviare armi all’Ucraina e la messa in pratica concreta di queste decisioni; non è infatti così semplice e privo di rischi consegnare armi a un Paese in guerra oltre a tutti i problemi tecnico-logistici che esistono e che riguardano anche la diversità negli standard e compatibilità con gli armamenti già in uso alle forze ucraine”.