Dopo gli interventi degli esponenti di opposizione, è stato il turno della replica del premier Conte sullo stato d’emergenza. Il giurista M5s ha tenuto a precisare: «Dire che nella Costituzione non c’è lo stato di emergenza, non si può concludere che è illegittima la proclamazione dello stato di emergenza. Dal 2014 ad oggi abbiamo dichiarato lo stato d’emergenza 154 volte e prorogato per 84 volte. Se lo proroghiamo per eventi che si sono verificati molto lontano nel tempo e fatti specifici isolati, come può essere un’alluvione o terremoto, è ancor più giustificata una proroga per una pandemia. La curva epidemiologica è sotto controllo, ma la pandemia è pur sempre un evento che si sviluppa in maniera imprevedibile, poiché continua a circolare». Poi in risposta ad un intervento dell’opposizione: «In quest’aula tutti siete chiamati a operare una valutazione politica, ma mi auguro che queste nascano da basi ed esigenze tecniche per assicurare un obiettivo che è politico». Un’importante novità è arrivata dal testo della risoluzione di maggioranza depositata in Senato: governo impegnato a definire con norma primaria – interventi con decreti legge e non Dpcm – le eventuali misure di limitazione di libertà fondamentali. (Aggiornamento di MB)
PROROGA STATO D’EMERGENZA, CONTE: “É INEVITABILE”
«La proroga dello stato d’emergenza fino a ottobre è inevitabile»: così il premier Giuseppe Conte al Senato nel corso del suo intervento in aula. La proroga si basa su valutazioni tecniche, ha tenuto a precisare il giurista: «Il Comitato tecnico scientifico ha segnalato che sebbene la curva di contagi e l’impatto sul Ssn si siano notevolmente ridotti, i numeri registrati dicono che il coronavirus continua a circolare». Conte ha evidenziato che la situazione internazionale resta preoccupante, tanto da costringere il Governo ad un’attenta vigilanza, ma con la proroga dello stato d’emergenza «non c’è nessuna intenzione di drammatizzare né di alimentare paure ingiustificate nella popolazione, né un ingiustificato stato di allarme». L’esponente M5s ha poi precisato che la proroga è una facoltà espressamente prevista dalla legge ed è attivabile ove si renda necessaria la prosecuzione degli interventi: «Sarebbe incongruo sospendere l’efficacia delle misure adottate, se non quando la situazione è riconducibile a un tollerabile grado di normalità». (Aggiornamento di MB)
STATO D’EMERGENZA, PROROGA FINO AL 15 OTTOBRE
Raggiunta l’intesa al Governo sulla proroga dello stato d’emergenza. Come rivelato da Huffington Poste, le forze di maggioranza hanno sancito il prolungamento del provvedimento sino al 15 ottobre. Pietro Salvatori spiega che questa decisione rappresenta un compromesso tra il 21 settembre (data sostenuta da Partito Democratico e Italia Viva) e il 31 ottobre (data proposta dal premier Conte e dal resto del Governo). Alle ore 16.30 è previsto l’arrivo del giurista al Senato, ma resta ancora da definire «il perimetro di cosa potrà o non potrà fare il governo». HP mette in risalto che Pd e Italia Viva chiedono che si proceda con decreti (e dunque con passaggi in parlamento) nel caso di nuove eventuali zone rosse e limitazioni delle libertà personali; di parere contro Palazzo Chigi e alcuni ministeri. Insomma, la quadra non è stata ancora raggiunta… (Aggiornamento di MB)
STATO D’EMERGENZA, CENTRODESTRA ATTACCA IL GOVERNO
Prosegue lo scontro a distanza tra maggioranza e opposizione sulla proroga dello stato d’emergenza in discussione oggi al Senato e domani alla Camera. Lega e FdI contro il premier Conte, così Fabio Rampelli ai microfoni dell’Agenzia Vista: «Non credo che sia un atto necessario, penso che la proroga rappresenti una scorciatoia perché non sa fare rispettare le regole. Il prolungamento diventa uno strumento eccezionale che non responsabilizza, attua meccanismi repressivi, che sono esattamente l’opposto della responsabilizzazione». Così, ai microfoni di Coffee Break, il leghista Edoardo Rixi: «Bisogna consentire ai cittadini di capire che l’emergenza è un’eccezione e che quando finisce un’emergenza si torna alla normalità. Credo che sia cosa buona e giusta fare prendere al Paese una boccata di ossigeno, non una proroga dello stato d’emergenza». (Aggiornamento di MB)
STATO D’EMERGENZA, SALVINI VS CONTE: “NO ALLA PROROGA”
Importanti aggiornamenti sul dossier stato d’emergenza. Secondo quanto riporta la Rai, che cita fonti di Governo, nella riunione del Consiglio dei Ministri di questa mattina è emerso l’orientamento per una proroga fino al 31 ottobre 2020, dunque di altri tre mesi. Le comunicazioni del premier Conte al Senato sono attese nel pomeriggio, seguite dalle dichiarazioni di voto dei gruppi.
La Lega non ha alcuna intenzione di accogliere la richiesta del Governo, a confermarlo è il segretario federale Matteo Salvini: «Io sono perché la gente possa tornare liberamente e tranquillamente in Italia, a godersi le nostre bellezze. Non c’è emergenza, chi pensa di protrarre lo stato d’emergenza è in malafede e non ama l’Italia, facendo un danno economico devastante. L’emergenza mi sembra fortunatamente superata», le sue parole ai microfoni dei cronisti presenti alla manifestazione degli ambulanti tenutasi all’esterno di Montecitorio. (Aggiornamento di MB)
STATO D’EMERGENZA, CDM IN CORSO
In corso in questi minuti un Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi che avrà tra gli argomenti di discussione principali quello legato alla proroga dello stato d’emergenza in scadenza il 31 luglio fino al prossimo 31 ottobre. Una riunione, quella l’esecutivo, che Conte ha deciso di collocare prima delle sue comunicazioni in Parlamento, previste tra oggi e domani fra Senato e Camera. Nel Cdm il premier potrebbe sciogliere la riserva dopo aver richiesto anche un parere “tecnico” all’Avvocatura dello Stato sullo stato d’eccezionalità tanto contestato dalle opposizioni – e mal digerito anche da diverse componenti di maggioranza – in vista del passaggio parlamentare. In ogni caso, una volta in Aula non dovrebbero esserci particolari fibrillazioni: gli ultimi aggiornamenti sul pallottoliere suggeriscono che la maggioranza dovrebbe essere in grado di reggere. (agg. di Dario D’Angelo)
PROROGA STATO D’EMERGENZA: I 5 PALETTI DEL PD
Sta creando non pochi mal di pancia nel governo la decisione del premier Conte di prorogare lo stato d’emergenza fino all’autunno inoltrato. Proprio la resistenza di una parte delle forze di maggioranza, Pd e Italia Viva, ha fatto sì che il presidente del Consiglio cedesse sul proposito iniziale di estendere l’emergenza fino a fine anno, arretrando la scadenza al 31 ottobre, col proposito di verificare a ridosso di quella data la situazione sanitaria in Italia ed eventualmente decidere per una nuova proroga. Ma anche questa decisione porterà con sé corposi paletti. Stefano Ceccanti, capogruppo dei Dem nella prima Commissione a Montecitorio nonché costituzionalista all’Huffington Post ha spiegato: “Anzitutto va bene la risoluzione, ma si deve chiarire la durata con una norma primaria. Così come con norma primaria si dovrà definire l’arco temporale per ciascuna limitazione dei diritti. Poi va precisato che ci debbano essere precisi limiti territoriali, e che si debba garantire lo svolgimento in sicurezza delle elezioni già indette con misure precise per i seggi. Infine va assicurato un’informazione costante al Parlamento, che di volta in volta dovrà decidere come procedere”. In nuce: nuovi lockdown ed eventuali restrizioni dovrebbero passare necessariamente dal voto delle Camere. Sembra finita l’epoca dei Dpcm… (agg. di Dario D’Angelo)
STATO D’EMERGENZA, CONTE IN SENATO
Il Premier Giuseppe Conte torna in Parlamento dopo l’informativa sul Consiglio Europeo della scorsa settimana: oggi alle ore 16.30 il Presidente del Consiglio parlerà al Senato, domani alla ore 9.30 invece sarà alla Camera (per entrambi i discorsi sarà disponibile la consueta diretta video streaming sui canali YouTube di Montecitorio e P. Madama, ndr) per le «ulteriori iniziative relative all’emergenza Covid-19», ovvero proprio la proroga dello stato d’emergenza in scadenza al 31 luglio 2020. Dopo settimane di scontri e ipotesi variegate sulla possibilità di mantenere il Paese in un’ottica di “straordinarietà” politica e amministrative per via della pandemia, il Governo sembra orientato a proporre al Parlamento la proroga fino al 31 ottobre in attesa di capire se una seconda ondata effettivamente avverrà o meno. Dopo il discorso di Conte ci sarà una votazione tanto al Senato quanto ovviamente domani alla Camera e si tratta di un momento decisiva visto il grado di disunità che regna nel Governo proprio sul fronte dell’emergenza sanitaria: Italia Viva ha già fatto sapere di non dare per scontato l’ok alla proroga, di contro le opposizioni sono compatte per far terminare subito il periodo degli scorsi mesi dove a colpi di Dpcm e ordinanze il Paese è stato condotto nella difficile emergenza coronavirus. Il passaggio in Parlamento evidentemente precede l’imminente CdM dove il Governo sarà poi chiamato a prendere la definitiva decisione sulla proroga o meno dello stato d’emergenza: «il virus continua a circolare», spiegava giorni fa il Ministro della Sanità Roberto Speranza in una intervista a “24 Mattino”, «la proroga dello stato d’emergenza è una valutazione decisiva che dovrà fare il Parlamento, per noi è evidentemente la fonte della forza del Governo attraverso il rapporto di fiducia, ed è giusto – ha concluso il leader di LeU – che ci sia un ulteriore confronto e poi si assuma una decisione finale».
CONTE IN PARLAMENTO PER LA PROROGA DELLO STATO D’EMERGENZA
Nel caso si decidesse di non prorogare lo stato d’emergenza, tra due giorni il provvedimento scadrà e dunque non saranno possibili dei Dpcm che possano normare le relative emergenze sanitarie-economiche ma occorreranno dei decreti “normali” approvati dal Consiglio dei Ministri. «Noi non li facciamo uscire dall’aula se questi vogliono tenere sotto ricatto gli italiani fino al 31 ottobre. Non c’è nessuna emergenza sanitaria, chiunque voglia prorogare lo stato d’emergenza è un nemico dell’Italia e degli italiani», ha attaccato il leader della Lega Matteo Salvini, rilanciando sul tema immigrazione con i tanti rifugiati infetti arrivati nel nostro Paese nelle ultime settimane, «In tempo di virus gli ultimi focolai sono tutti arrivati grazie a questa gente. La politica di questo governo è doppiamente criminale». La leader di FdI Giorgia Meloni si schiera compatta con il resto del Centrodestra – anche Berlusconi ha intimato Conte di interrompere immediatamente lo stato d’emergenza – «nessuno in Europa ha prolungato lo stato di emergenza. Non ho capito qual è il messaggio che vogliamo dare. È il tentativo del governo di mantenere una libertà di azione che gli ha consentito di fare cose che non c’entravano nulla col Covid. Su questo sono pronta a fare le barricate». Le barricate alzate dall’opposizione e il tema tutt’altro che risolto nella maggioranza preannunciano un passaggio in Parlamento tutt’altro che “sereno” per il Governo Conte, chiamato ad una risposta cosa su un punto cruciale della propria agenda politica in vista dell’autunno più ‘caldo’ degli ultimi decenni.