L’ANNUNCIO DI SILERI SULL’EMERGENZA COVID

«Credo che il 31 marzo lo stato di emergenza non sarà prorogato. E per la fine del mese avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo»: lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a ‘Metropolis’, il video-podcast di “Repubblica.it.”.



Mentre il Governo Draghi ha approvato oggi in CdM la nuova ordinanza del Ministro Speranza sulla proroga di 10 giorni per obbligo di mascherine all’aperto e chiusura delle discoteche (e si appresta ad attuare il nuovo Decreto Covid su scuola, colori Regioni e durata Green Pass nel prossimo Consiglio dei Ministri mercoledì 2 febbraio), non dista molte settimane la conclusione dello stato di emergenza prorogato a fine 2021 sul 31 marzo 2022. Per il sottosegretario in quota M5s – come del resto già anticipato nelle scorse settimane dal Premier Draghi e del commissario Covid Figliuolo – è giunto il momento di integrare le regole anti-Covid in una struttura non più “emergenziale”: «siamo nella fase di transizione da pandemia a endemia – spiega ancora Pierpaolo Sileri -. La Omicron è una variante che corre di più, meno aggressiva su una popolazione largamente vaccinata. Con Delta, a parità di contagio, i morti sarebbero stati 10 volte tanto».



FINE STATO D’EMERGENZA: COSA SUCCEDE CON VACCINI E GREEN PASS

È lo stesso Sileri a ribadire poco dopo come per la fine di marzo «avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo. Forse andrebbe ripensato anche il green pass, in base all’andamento del virus, e anche il tipo di vaccinazione, che tra l’altro andrà rimodulata, fatta su persona». Il sottosegretario alla Salute fa dunque sapere – come del resto già il collega Andrea Costa aveva anticipato sul fronte del “sistema a colori” – l’imminente “normalizzazione” di regole anti-Covid, al netto della volontà ancora “chiusurista” presente in alcune frange del Governo. «La circolazione del virus sarà più limitata, pian piano toglieremo le mascherine prima all’aperto e successivamente al chiuso e andrà poi rimodulato il Green Pass e la campagna vaccinale, sulla base della reale esigenza sanitaria», sottolinea ancora Sileri. In base all’andamento del virus nelle prossime settimane, si deciderà come intervenire sul Green Pass, sugli obblighi e sulle regole di comportamento: «Se sei positivo, asintomatico, tri-vaccinato hai la possibilità di fare qualunque cosa, questo dovrebbe essere il ritorno alla normalità». Sileri rintuzza un suo vecchio “cavallo di battaglia”, condiviso con altri colleghi esperti come l’infettivologo Matteo Bassetti, il presidente Aifa Giorgio Palù, il direttore della rianimazione del San Raffaele Alberto Zangrillo: «essere positivi non significa essere malati. Se hai fatto il booster e non hai sintomi di nessun tipo dovresti arrivare al punto in cui puoi fare le tue normali attività. Il pensiero non dev’essere positivo uguale malato, a fare la differenza è la presenza o meno di sintomi»

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