Stop con lo stato d’emergenza, che terminerà il prossimo 31 marzo 2022 e che, dopo due anni, potrebbe non essere prolungato. Il Governo sembra pronto a far uscire ufficialmente l’Italia dall’emergenza, almeno dal punto di vista strettamente politico. Perché, ovviamente, i contagi da Covid-19 continueranno ad esserci anche dopo il 31 marzo e questo dovrà dunque essere tenuto in conto dai cittadini, che dovranno continuare ad osservare le misure di sicurezza. A fare il punto sulla situazione è stato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute e ospite di ‘Timeline’ su Sky Tg24.



Sileri ha dichiarato: “Osservando i numeri delle ultime settimane, non c’è ragione per mantenere lo stato di emergenza. Progressivamente, come fanno altri Paesi e come fa l’Italia, si tornerà alla normalità”. Il sottosegretario ha poi parlato del possibile scioglimento del CTS (comitato tecnico-scientifico) alla fine dello stato d’emergenza, dichiarando: “La possibilità c’è, ma nulla toglie che l’organo e il collegio di scienziati possano essere consultati di volta in volta e anche per gestire l’ordinario”.



Stop allo stato d’emergenza, ma non alle misure di sicurezza

Un errore, secondo Pierpaolo Sileri, è stato fatto: quello di confrontare i numeri e la situazione in Italia con altri Paesi al mondo, come l’Inghilterra. Secondo il sottosegretario alla salute: “L’errore fatto in questi 2 anni è stato fare paragoni inopportuni con il Regno Unito: non stanno meglio di noi perché sono migliori, ma solo perché l’ondata Omicron è arrivata prima da loro”. Proprio in Inghilterra, già da tempo non esistono più dispositivi di sicurezza obbligatori. Non è infatti essenziale indossare la mascherina né all’aperto né al pubblico, nonostante la situazione contagi.



Sileri ha dichiarato: Francamente da medico io non correrei con l’abolizione di tutte le misure, ma inizierei un po’ per volta con la rimozione di alcune. La mascherina al chiuso per un po’ andrà tenuta. Questo ‘un po” andrà visto settimana per settimana”. Proprio da oggi, intanto, non è più obbligatorio indossare la mascherina in luoghi all’aperto, anche se bisogna portarla con sé per indossarla in caso di assembramenti o entrata in luoghi al chiuso.