Nel Decreto Covid in via di approvazione in CdM la proroga dello stato di emergenza verrà estesa fino al 31 dicembre 2021: esclusa ogni possibilità intermedia, il Governo Draghi punta dritto a mantenere le attuali regole straordinarie per interventi mirati e diretti sia sul contrasto alla pandemia Covid, sia sulla campagna vaccinale (comprese le funzioni del Commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo).
La Cabina di regia ha poi confermato l’impegno di una maggiore estensione del Green Pass a partire dal prossimo 5 agosto 2021: obbligatorio per i locali al chiuso e per i grandi eventi, mentre la decisione sull’obbligo del pass sui trasporti verrà presa molto probabilmente a partire da settembre. Durante la riunione con i capidelegaizone del Governo si è discusso anche della possibilità di tamponi gratuiti per gli under 18, una fascia di popolazione vaccinata solo al 25%.
LE VALUTAZIONI DEL GOVERNO
Nuova proroga all’orizzonte per lo stato di emergenza per la pandemia Covid. Il governo starebbe valutando la possibilità di estenderlo anche fino alla fine dell’anno, quindi al 31 dicembre 2021. Attualmente è in scadenza al 31 luglio, ma la situazione epidemiologica e la recrudescenza del coronavirus a causa della diffusione della variante Delta, unite alle elezioni previste in autunno, spingono a valutazioni che sono in corso in queste ore. La decisione finale sarà presa comunque dalla cabina di regia. Sarà poi il Consiglio dei ministri, fissato subito dopo, a dare il via libera definitivo all’eventuale proroga dello stato di emergenza. Dunque, lo scenario è che in totale duri quasi due anni.
Stando a quanto riportato dal quotidiano La Stampa, il premier Mario Draghi avrebbe preso molto sul serio l’aumenti dei contagi, per questo starebbe valutando l’estensione dello stato di emergenza oltre l’ipotesi iniziale del 31 ottobre. Dunque, il presidente del Consiglio è per la linea rigorista.
PROROGA STATO DI EMERGENZA: COSA COMPORTA
Il Consiglio dei ministri delibera lo stato di emergenza su proposta del presidente del Consiglio d’intesa con i governatori e i presidenti delle Province autonome interessate. Lo si dispone quando si verificano eventi eccezioni, come avvenuto per la pandemia Covid. Tra le prime deliberazioni del Consiglio dei ministri c’è quella di trovare le risorse finanziarie per l’avvio degli interventi più urgenti. La durata, in base a quanto previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo 1/2008, non può superare i 12 mesi ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi, quindi nella fattispecie non si può andare oltre gennaio 2022. Quando scade, subentrano le amministrazioni e gli enti “ordinariamente competenti”. Lo stato di emergenza consente di autorizzare anche le ordinanze di Protezione civile per agire tempestivamente e con poteri straordinari per la tutela dei cittadini.
Inoltre, possono essere attuati interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Inoltre, vengono snellite le procedure di approvazione di leggi e decreti. E si dispongono anche misure sanitarie. Il governo, infine, può ricorrere ai celebri Dpcm, decreti che non necessitano dell’approvazione del Parlamento. Se non venisse prorogato, invece, terminerebbero le funzioni quegli organismi creati per fronteggiare la pandemia, dal commissario straordinario al Comitato tecnico scientifico.